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Aggettivo qualificativo

Gli aggettivi qualificativi indicano una qualità, un carattere, un modo di essere (bello, gentile, alto). Non hanno un genere e un numero proprio, ma concordano in genere e numero con il nome a cui si riferisce. 

Esempio:
Singolare maschile: bambino buono.
Plurale maschile: bambini buoni.
Singolare femminile: bambina buona.
Plurale femminile: bambine buone.


Abbiamo visto che l'aggettivo concorda in genere e numero con il nome a cui si riferisce, questa regola va bene finché ci troviamo di fronte a un solo nome o a più nomi dello stesso genere. Quando però i nomi sono di genere diverso l'aggettivo va al maschile:
es: Paolo e Marta sono freddolosi.

A seconda dei casi, con i nomi plurali di genere diverso, l'aggettivo può concordare con il nome più vicino:
es: Trascorrere giorni e notti intere nello studio.
Un mazzo di gigli e rose odorose.


Come si usa

L'aggettivo qualificativo può stare prima o dopo il nome a cui si riferisce. In molti casi, il significato non cambia. In altri casi, la posizione dell'aggettivo determina una diversa sfumatura di significato.
es: 
Ho conosciuto un simpatico ragazzo.
Ho conosciuto un ragazzo simpatico.
Alcuni aggettivi cambiano totalmente significato a seconda della posizione:
Comparativo: stabilisce una comparazione, un confronto.
Superlativo: indica la qualità espressa al massimo grado.


Nella prima frase si mette l'accento sul nome (ragazzo) e l'informazione data dall'aggettivo è un'aggiunta non molto importante; nella seconda frase l'aggettivo posto dopo il nome ha maggiore risalto: si vuole evidenziare che quel ragazzo è simpatico.
La posizione dell'aggettivo dipende quindi dal gusto e dallo stile di chi scrive. 

un bimbo solo = solitario || un solo bimbo = singolo
un uomo povero = indigente || un pover'uomo = disgraziato
un cappello nuovo = non usato || un nuovo cappello = altro
diversi amici = tanti || amici diversi = differenti

Gli aggettivi qualificativi possono essere sostantivati e con valore avverbiale.


I gradi dell'aggettivo

Positivo: esprime la qualità senza confronti, è l'aggettivo normale.
es: 
Giulia è allegra.

Es: 
Giulia è più allegra di Susanna. (comparativo di maggioranza, "più")
Giulia è meno allegra di Susanna. (comparativo di minoranza, "meno")
Giulia è allegra come Susanna. (comparativo di uguaglianza, "come, tanto quanto")

es: 
Giulia è allegrissima. (superlativo assoluto)
Giulia è la più allegra della classe. (superlativo relativo)


LEGGI ANCHE: Differenza tra superlativo assoluto e relativo



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