A chi non piacciono i dolci, le torte, i biscotti? I dolci come torte e biscotti sono fra i cibi più amati perché soddisfano il desiderio di dolcezza e spesso migliorano anche l'umore. Inoltre, possono essere condivisi in occasioni speciali come compleanni, feste e riunioni familiari, contribuendo a creare un'atmosfera gioiosa. Tutto molto bello, ma quando c'è di mezzo la grammatica, anche i dolci possono diventare amari! Come si chiama colui prepara e vendi i dolci? Pasticciere o pasticcere? Con o senza la i? E se c'è più di un pasticcere? E se il pasticcere è una donna? Di seguito trovate tutte le forme corrette e anche la regola grammaticale.
Come si scrive?
Singolare | Plurale | |
Maschile | Pasticciere | Pasticcieri |
Femminile | Pasticciera | Pasticciere |
Dunque, il singolare maschile è "pasticciere" e il plurale maschile è "pasticcieri". Il singolare femminile è "pasticciera" e il plurale femminile è "pasticciere". Come potete notare, in tutte le forme è sempre presente la vocale "i", cioè finiscono tutte in -iere, -ieri, -iera. Il derivato, però, è pasticceria, senza i.
La regola grammaticale
Nel linguaggio verbale è impossibile commettere un errore nella pronuncia, perché il suono "CE" si pronuncia come un "cie" se posto all'interno di una parola. Nello scritto, invece, l'errore è ben evidente. Per non commettere questo genere di errori, bisogna conoscere l'esatta regola grammaticale, oppure memorizzare queste particolari forme. La regola grammaticale è la seguente:Quando una sillaba è accentata, la "i" diventa superflua, come accade in "pasticcerìa", dove l'accento è sulla penultima sillaba. Al contrario, se la sillaba non è accentuata, la "i" deve essere mantenuta, come in "pasticciere".
Una forma non pura
Tuttavia, la forma "pasticcera" senza la "i" è diventata di uso comune e, quindi, non può più essere considerata un vero e proprio errore. Difatti viene definita una forma non pura. Questa forma però è consigliabile usarla solamente in contesti informali, come una discussione tra amici, ma non in contesti formali, come ad esempio lo è il curriculum o una pagina di enciclopedia.Si tratta però di un caso particolare, dato che parole terminanti in -iere, come carabiniere, pompiere, finanziere, non possono privarsi della vocale "i".