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Ti ho pensato o Ti ho pensata: come si scrive?

Si scrive Ti ho pensato o Ti ho pensata? Eccovi come rivolgersi a una donna scrivendo il verbo nella forma corretta ed evitando di fare una figuraccia
Pensato

Avete presente quella terribile situazione in cui una vostra amica o fidanzata torna da un viaggio e vi chiede se sia stata presente nei vostri pensieri dato che fisicamente si trovava a molti chilometri di distanza, e voi, dovendo ammettere che è stato davvero così, non riuscite comunque a dirlo a parole? Per quale motivo? Non la stavate pensando? Sì, e allora cosa è che vi blocca? Ah, ho capito, la desinenza del verbo! Vi è venuto il dubbio se si dice "Ti ho pensato" oppure "Ti ho pensata", non è così? Temete che usando la prima forma, vi state rivolgendo a lei come se fosse un uomo, d'altra parte usando la seconda forma temete di usare un termine femminile che sembra forzato. In questo articolo vi andremo a spiegare qual è la forma corretta da usare e anche la regola grammaticale che determina questa scelta.





Come si scrive?

Forma corretta Forma errata
Ti ho pensato //
Ti ho pensata //


Ebbene sì, entrambe le forme sono corrette! Potere scrivere sia "Ti ho pensato" sia "Ti ho pensata" senza nemmeno dover più preoccuparvi di commettere un errore.



La regola grammaticale

E ve ne state andando via così? Senza nemmeno leggere la regola grammaticale che determina questa scelta? Chissà, magari la vostra amica o fidanzata vi dice che l'avete detto in modo sbagliato e voi potrete correggerla facendo i "saputelli", dimostrando di avere una sottovalutata cultura, qualità ben nascoste che nemmeno lei sapeva di possedere. E vabbè, la soluzione l'avete letta su internet, ma la cultura è l'arte di saper cercare le cose e informarsi per ridurre la propria ignoranza.

Ma torniamo al tema dell'articolo, nel caso in questione va bene dire sia "pensato" che "pensata" perché il tempo composto (ausiliare avere + verbo al participio passato) è preceduto da "ti", la cui particella pronominale è in questo caso un complemento di termine.
ti ho pensata = ho pensato a te
Questo vuol dire che non è obbligato alla concordanza, cioè il participio passato non deve essere per forza essere espresso al genere femminile solo perché è rivolto a una donna, difatti il verbo "pensare" è in veste intransitiva e non sta reggendo un complemento oggetto, bensì un complemento di termine. In questi casi si può usare anche la forma maschile perché nella grammatica italiana è considerata una forma neutra.



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