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Onniscente o Onnisciente: come si scrive?

Appunto di italiano che spiega se è corretto scrivere onnisciente con la i oppure onniscente senza la i e la definizione di questo termine.
Onnisciente

Anche se il termine di cui andremo a parlare in questo articolo potrebbe sembrare una di quelle parole che difficilmente andremo ad utilizzare in un testo scritto, in realtà è molto utilizzato proprio nella narrativa. Ad esempio, nel programma di seconda media per la materia italiano è presente come argomento il narratore, che può essere interno, esterno o onnisciente. Ci si chiede se onnisciente vada scritto con la i, oppure onniscente, senza la i. Quale delle due forme è quella corretta? Oppure sono entrambe corrette?





Onnisciente o onnisciente: come si scrive?

Forma corretta Forma errata
Onnisciente Onniscente


Il termine corretto è "onnisciente" con la i. E il perché è spiegato nella sua etimologia.

Per lo stesso motivo anche il sostantivo "onniscienza" si scrive con la lettera i.



Onnisciente: etimologia e significato

Il termine onnisciente è un aggettivo che deriva dall'unione dei vocaboli latini omnis (che significa "tutto") e scientem (significa "che sa"), participio presente di scire (sapere) che infatti contiene la vocale i nel verbo.

Si definisce onnisciente qualcuno o qualcosa che ha conoscenza totale o illimitata, ossia che sa tutto. In ambito religioso, Dio è la figura divina che conoce tutti di ogni persona e per questo è considerato onnisciente. Nel caso dei romanzi o dei racconti, il narratore onnisciente è colui che conosce i pensieri e le emozioni di tutti i personaggi e conosce i fatti ancor prima che accadono.



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