La frutta fresca, nella stagione più calda dell'anno, l'estate, non può di certo mancare per reidratarci, dissetarci e placare la sensazione di fame. Uno dei temi più discussi riguardo la frutta estiva è quale sia il nome giusto fra anguria, cocomero e melone.
Qui di seguito riportiamo il significato di ciascun termine, l'etimologia e le principali differenze.
Anguria
Il nome cocomero, viene usato prevalente nell'Italia centrale e deriva dal latino cucumis, che significa "cetriolo".Cocomero
Il nome anguria, comune nell'Italia settentrionale e in Sardegna, deriva invece dal greco tardo angoúrion, che significa "anguria" o "cetriolo selvatico") ed entra nel lessico della lingua italiana in epoca bizantina (intorno al VI secolo d.C.) attraverso l'Esarcato di Ravenna. Oggi in greco moderno angúri significa "cetriolo".Melone
Il nome melone, diffuso nell'Italia meridionale, viene usato facendo distinzione tra il melone d'acqua (cocomero o anguria) e il melone di pane (come il melone cantalupo). Il termine melone deriva dal francese melon d'eau, a sua volta dal latino mēlōne(m).Le differenze
Quindi "anguria" e "cocomero" sono sinonimi, anzi, geosinonimi, ovvero parole di uso regionale che nelle varie parti del territorio italiano sono utilizzate per identificare lo stesso oggetto. Tra i due il più diffuso è cocomero.Il termine "melone", invece, può anche essere utilizzato in sostituzione dei nomi anguria o cocomero, ma va specificato che si stia facendo riferimento al melone d'acqua.
Come se non bastassero già tre nomi, in Lombardia, in vari luoghi del Piemonte e perfino del Mezzogiorno, preferiscono usare il termine "cetriolo", cioè la traduzione letterale proveniente dal latino.
Per quanto riguarda la dieta non c'è uno dei due frutti che la spunta, entrambi contengono molte vitamine (A e C), sali minerali, calcio, ferro e sanno ugualmente buonissimi.
