Si dice che dopo il "SE" bisogna utilizzare la doppia "S" (se fossi, se mangiassi, se potessi, se dormissi, se studiassi...), nella maggior parte dei casi questa regola è giusta ma non può essere applicata in tutti i casi altrimenti si finisce per commettere un errore grammaticale.
Qui di seguito andremo ad analizzare i due verbi e andremo a riportare le principali differenze per capire quando usare l'uno o l'altro in modo corretto. Ebbene sì, sono correte entrambe le versioni!
Se fossi
"Se fossi" e "Se fossi stato" appartengono al modo congiuntivo, rispettivamente tempo imperfetto e trapassato del verbo essere. Si usa "se fossi" quando il periodo è ipotetico. Sicuramente vi risulterà più semplice la spiegazione se prima andrete a leggere cos'è il periodo ipotetico, cioè un periodo fondato su un'ipotesi e che può essere di tre tipi: della realtà, della possibilità e della irrealtà. Questo perché nel nostro caso andremo a fare riferimento ai periodi ipotetici del 2° e del 3° tipo.ESEMPIO:
- Se mi fossi giustificata avrei fatto un errore. (Irrealtà)
- Se fossi una persona saggia, mi metterei a dare consigli a tutti. (Irrealtà)
- Se fossi stato stanco, non sarei venuto. (Irrealtà)
- Se non mi fosse possibile venire alla festa, sarai il primo a saperlo. (Possibilità)
Se sarei
Il verbo essere "sarei" fa parte del modo condizionale. Si usa "se sarei" quando il se è dubitativo (proposizione subordinata dubitativa) e l'azione è proiettata nel futuro.ESEMPIO:
- Non so se mi sarei giustificata in una tale situazione.
- Mi chiese se sarei andato a mangiare una pizza.
- Mi domando se sarei in grado di farcela.
- Non so se sarei capace di mentire.