Testo:
La splendiente luce, quando apare,in ogne scura parte dà chiarore;
cotant'ha di vertute il suo guardare,
che sovra tutti gli altri è 'l suo splendore:
così madonna mia face alegrare,
mirando lei, chi avesse alcun dolore;
adesso lo fa in gioia ritornare,
tanto sormonta e passa il suo valore.
E l'altre donne fan di lei bandiera,
imperatrice d'ogni costumanza,
perch'è di tutte quante la lumera;
e li pintor la miran per usanza
per trare asempro di sì bella cera,
per farne l'altre genti dimostranza.
Parafrasi
La luce sfolgorante, quando appare, rischiara ogni luogo buio; il suo sguardo racchiude tanta virtù che il suo splendore supera tutti gli altri: così la mia donna riconforta, al solo guardarla, chiunque abbia una pena; subito lo fa ritornare felice, tanto la sua virtù è eccellente e straordinaria. E le altre donne ne fanno una bandiera, imperatrice di ogni buon costume, perché è la luce che le illumina tutte; e i pittori sono soliti guardarla per trarre una copia da un sì dolce viso, onde poterlo mostrare a tutti.Commento
Il tema iniziale del sonetto, presente in una lauda cortonese e in Bonagiunta, ha fatto pensare a una fonte comune, provenzale; Guinizelli lo riprende nel sonetto Vedut'ho la lucente stella diana. Qui il motivo non si stacca dalla convenzione cortese che fa di «madonna» un esempio per le altre donne e un modello per i pittori.