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Poesia Inventata

Non si tratta di una poesia scritta da un poeta vero e proprio ma di una poesia inventata da me su richiesta. Si prega di non criticare, anzi, se credete di essere più bravi sentitevi liberi di inserire le vostre originali poesie nei commenti.

Testo:
Col calar della sera il cielo s'annera,
sembra rattristato e un po' arrabbiato,
dalla finestra gli alberi, le piante, e gli animali della notte
tremanti rivolgono i loro sguardi verso l'alto.

Nessuna ragione,
forse una tremenda tempesta,
ma l'aria è calda e la stella brilla,
rumore di acqua altro non era
che il fragore dell'onda sulla scogliera.

E quel inizio malvagio che
tanto male sembrava augurare
ad un tratto un sospiro fece tirare
le ombre del sonno di un poeta che
vuole solo dormire.


Commento:
Il poeta racconta quell'arco di tempo tra il buio pesto della sera e il sopraggiungere della notte buia e tenebrosa dove si intravedono attraverso lo sguardo dalla finestra alberi appuntiti e altri tipi di piante ignote all'occhio dell'autore (per il buio). Pensa che da un momento all'altro si scateni una tempesta ma poi si accorge che non c'è quell'aria umida tipica dell'arrivo della pioggia, nel cielo ci sono anche le stelle e quando è così significa che non piove. Poi distoglie lo sguardo verso il cielo perché sente il rumore del mare, a questo punto si sente più tranquillo, dimentica le sue paure, e ritorna a dormire. La poesia vuole trasmettere il messaggio che il fantasticare può essere un sintomo di paure verso il mondo esterno ma anche un modo per crearsi una barriera per sconfiggerne altre (riferito a paure).



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