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Tematiche del'Orlando Furioso

La materia del Furioso non è costituita dalle antiche costituzioni cavalleresche, ormai scadute nella coscienza cinquecentesca, ma da una moderna concezione della vita e dell’uomo che è presente e liberamente celebrata in ogni pagina del poema (non è in antitesi con la vecchia ma in se stessa disinteressatamente, tanto perentoria è ormai la sua forza autonoma).
Ariosto non è affatto indifferente alla propria materia, ma partecipa ad essa con tutto il suo impegno.
E’ egli stesso che la suscita trasformando così il poema cavalleresco in romanzo contemporaneo, nel romanzo delle passioni e aspirazioni degli uomini del suo tempo. Ciò è avvenuto grazie alla condizione di straordinaria saggezza che l’Ariosto aveva saputo attingere da un’attiva esperienza della vita, una saggezza che consiste in un’apertura serena e cordiale verso il mondo, fondato sulla conoscenza dell’uomo, della sua varia e contraddittoria natura, e sull'accettazione della realtà in tutti i suoi aspetti.
L’atteggiamento di apertura al mondo induce il poeta a rivolgersi con interesse egualmente vivo a ogni manifestazione umana, a ogni sentimento, senza rivolgersi in nessuno di essi in particolare.
L’Ariosto non mirava a creare figure autonome ma a creare figure che riflettessero soltanto in aspetto tipico della natura umana non già che ne esaurissero l’infinita varietà, ecco perché la vita dei personaggi non è mai approfondita, ciò evita che essi si chiudano in se stessi, bloccando il movimento narrativo e concentrando sul proprio caso tutta l’attenzione del lettore.
Ecco perché nel Furioso nessun personaggio racchiude in sé tutto lo spirito dell’opera. Alla varietà dei personaggi corrispondono un’altrettanta pluralità di motivi di cui nessuno preminente. Accanto ai temi virtuosi dell’amore, dell’amicizia, della fedeltà, della devozione, della gentilezza, abbiamo temi dell’infedeltà, dell’inganno, del tradimento, della superbia, della violenza e della crudeltà. Temi che si intrecciano tra loro condizionandosi a vicende.
L’arte è quella che mira ad una complessa rappresentazione delle vite, tutte le figure e i temi non sono perfettamente fusi, ma sono frutto di risultati episodici. L’opera si presenta unita e armonica.
L’unità è il risultato di una serie infinita di moti della vita universale, compresenti nella loro totalità all'intelletto dello scrittore che li abbraccia e li rappresenta nei loro rapporti sempre diversi e inesauribili. Anche se il poema sembra dominato dal caso, in realtà è la mente dell’Ariosto che ne predispone tutte le complicazioni e ne amministra con mano ferma e sicura gli impulsi e le energie.
L’unità del Furioso non è altro che l’opera di sapiente, armonizzazione che l’Ariosto ha saputo compiere per ridurre a cordiale e naturale convivenza i molteplici temi, anche contrastanti di cui il poema è contesto.
Un’opera che solo lo scrittore può rappresentare interpretando e rappresentando la vita degli uomini della natura, soggetti a impulsi esterni e vittimismi di se stessi. Lo scrittore è ormai fuori dalla vita intricata degli impulsi, è colui che dopo averli conosciuti tutti nella loro essenza e nelle loro contraddizioni, può controllarli interamente e quindi raffigurarli con lucido coordinamento. La condizione di eccezionale libertà, conferisce all’Ariosto quella sua rara virtù di sacro e obiettivo distacco, quell'autentica saggezza, indicata erroneamente come indifferenza o superficialità sentimentale.



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