Il BIOS (Basic Input-Output System) sono le prime istruzioni che esegue un pc all'avvio. Non fa altro che una diagnostica generale del pc tipo il conteggio delle memorie, la presenza di hard disk o lettori ottici, la presenza di tastiera, la sequenza di avvio ecc. Dette istruzioni si trovano nell'eprom (una memoria programmabile in fase di montaggio della scheda madre). All'eprom non si accede quindi dal sistema operativo ma subito dopo l'avvio del pc premendo un tasto funzione che può essere F1, Canc, F8, alcune schede madri hanno l'acceso al bios impostato con altri tasti come spiegato nella mia guida su come accedere al Bios.
Non tutti sanno che il BIOS può essere aggiornato, sarebbe più giusto dire 'flashato'. Per aggiornare il BIOS ed installare una versione più recente del software bisogna prima verificare se è stata rilasciata la nuova versione dalla casa produttrice per migliorarne le performance con la correzione di qualche problema. Ma una operazione di questo tipo che può sembrare facile è anche molto rischiosa se non si dispongono di conoscenze informatiche e se non si prendono le giuste precauzioni perché tanto per dirne una, un aumento di prestazioni comporta un maggiore utilizzo della CPU e quindi potrebbe surriscaldarsi. In mani inesperte non conviene nemmeno prendere in considerazione l'idea di aggiornare il BIOS da soli.
In realtà esiste anche il metodo floppy disk da 1.44MB (3.5”) che consiste nel copiare i file dell'aggiornamento sul floppy, riavviare il PC e richiamarlo digitando il nome del file inserito e che solitamente è quello con estensione .bin, e poi proseguire con la procedura guidata, ma dato che ormai sono difficilmente reperibili e nemmeno i computer dispongono della cassetta apposita per leggerli non vale nemmeno la pena di provare questo metodo in quanto è più complicato e più rischioso.
Non tutti sanno che il BIOS può essere aggiornato, sarebbe più giusto dire 'flashato'. Per aggiornare il BIOS ed installare una versione più recente del software bisogna prima verificare se è stata rilasciata la nuova versione dalla casa produttrice per migliorarne le performance con la correzione di qualche problema. Ma una operazione di questo tipo che può sembrare facile è anche molto rischiosa se non si dispongono di conoscenze informatiche e se non si prendono le giuste precauzioni perché tanto per dirne una, un aumento di prestazioni comporta un maggiore utilizzo della CPU e quindi potrebbe surriscaldarsi. In mani inesperte non conviene nemmeno prendere in considerazione l'idea di aggiornare il BIOS da soli.
A meno che non sia apparso un avviso sul computer riguardante l'aggiornamento del BIOS in seguito a un problema grave che vi chiede in maniera esplicita di aggiornarlo, non dovrete assolutamente mettere in pratica questa guida. Solo uno stupido (o un esperto) si metterebbe a manometterlo anche se il PC gli funziona bene e correttamente senza messaggi di errori particolari. Fate attenzione anche alla bassa tensione o al maltempo perché se durante l'aggiornamento si dovesse spegnere il PC potrete dire addio alla vostra scheda madre a meno che non sia dual bios dove è possibile rimediare al danno grazie al secondo chip.
Quando si presentano problemi al BIOS solitamente appare un messaggio di errore che dice di contattare la casa produttrice della mother-board che sarebbe la scheda madre. Quindi la prima cosa che si deve fare è trovare il modello della scheda madre, se avete un notebook basterà prendere marca e modello e cercare sul sito del produttore (es. Dell Latitude D630) se è un pc fisso apritelo e l'80% delle volte è presente un etichetta sulla scheda madre con marca e modello ma se temete di guastarlo ancora di più potete provare ad installare uno di quei programmi gratuiti che permettono di scoprire le parti del PC, per esempio CPU-Z è quello che fa per voi, per scaricarlo cliccate su Download Now. Aprite il file zippato ed installate la versione più adatta (32 o 64 bit), ed avviatelo.
Adesso potete finalmente cercare sul sito della casa produttrice il modello della scheda madre ed aggiornare il BIOS. Alcuni di questi programmini non richiedono nemmeno il riavvio del PC sin da subito e funzionano direttamente con Windows in esecuzione dato che saranno loro stessi a richiedere il riavvio. Siccome da come avete potuto intuire la cautela non è mai troppa in questi casi, se vi viene chiesto di eseguire il backup del BIOS, accettate e proseguite senza annullare tale procedura.
In realtà esiste anche il metodo floppy disk da 1.44MB (3.5”) che consiste nel copiare i file dell'aggiornamento sul floppy, riavviare il PC e richiamarlo digitando il nome del file inserito e che solitamente è quello con estensione .bin, e poi proseguire con la procedura guidata, ma dato che ormai sono difficilmente reperibili e nemmeno i computer dispongono della cassetta apposita per leggerli non vale nemmeno la pena di provare questo metodo in quanto è più complicato e più rischioso.
