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Codice della Comunicazione

Ogni messaggio viene espresso dal mittente in un determinato codice. Perché il messaggio sia decifrato, il ricevente deve conoscere il codice del mittente.

Facciamo un esempio: la frase in tedesco
Ich lese eine Zeitung

Si pronuncia:
Ich lése àine zàitungh

E significa:
Io leggo un giornale.

Chi, però, non conosce il codice, cioè l'insieme delle parole e delle regole di una lingua, non può decodificare, cioè non può decifrarne i messaggi. Chi non sa che ich in tedesco vuol dire io, lese leggo, eine un, Zeitung giornale, e non conosce le regole della lingua tedesca, non riuscirà a capire ciò che la frase vuol dire. Per comunicare con qualcuno è quindi necessario capire e parlare la stessa lingua.

Oltre al codice della lingua, a seconda dei vari usi, troviamo il codice matematico, musicale, stradale, grafico ecc. Alcuni codici particolari sono:
  • Quello usato dai marinai, che si trasmettono messaggi mediante bandiere di diversi colori e disegni;
  • L'alfabeto Morse usato per i telegrammi;
  • L'alfabeto Braille per i ciechi.

Un segno può avere diversi significati a seconda del codice in cui è usato, o del contesto. Il segno X, per esempio:
  • su un cartello stradale vuol dire incrocio pericoloso;
  • tra due numeri indica la moltiplicazione;
  • in una parola indica la lettera ics;
  • In una schedina del Totocalcio vuol dire pareggio;
  • in algebra è il simbolo dell'incognita;
  • nel linguaggio comune indica persona o cosa non conosciuta o che non si vuol nominare (il signor x).

Al contrario, uno stesso significato può essere espresso da diversi segni. Ecco, per esempio il segno di tre:
III = cifra romana
3 = cifra araba



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