Nella frase è giusto che tu intervenga, che tu intervenga è una proposizione subordinata che fa da soggetto della reggente (E' giusto). Corrisponde a un soggetto (il tuo intervento) e per questo si chiama proposizione soggettiva.
Essa risponde alla domanda: che cosa? e dipende generalmente da locuzioni impersonali come: è giusto, è bello, è onesto, è conveniente, è bene, è male ecc. o da verbi impersonali come: sembra, pare, conviene, occorre, si dice, si narra, si racconta, si crede ecc.
La proposizione soggettiva esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale:
Essa risponde alla domanda: che cosa? e dipende generalmente da locuzioni impersonali come: è giusto, è bello, è onesto, è conveniente, è bene, è male ecc. o da verbi impersonali come: sembra, pare, conviene, occorre, si dice, si narra, si racconta, si crede ecc.
La proposizione soggettiva esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale:
- E' opportuno che tu parta.
- E' chiaro che sbagli.
- E' chiaro che sbaglieresti.
La proposizione soggettiva implicita ha il verbo all'infinito senza congiunzione o preceduto da di:
- Occorre partire subito.
- Mi sembra di parlare chiaro.