E' l'unica pagina di Senilità in cui si affacciano contemporaneamente i quattro protagonisti della vicenda, inclusa Angiolina che s'impone nella conversazione e nei pensieri degli altri tre. La scena comincia in casa di Emilio Brentani e di sua sorella Amalia; è giunto in visita Stefano Balli, lo scultore amico di Emilio e che Amalia segretamente ama. Dopo pranzo, i tre decidono di fare una passeggiata; è domenica e tutta la città sembra riversata sul passeggio di Sant'Andrea. Qui tre protagonisti incontrano per caso Angiolina, accompagnata dal suo amante, il sarto Volpini.
Temi: la rivalità tra l'inetto (Emilio) e l'uomo sicuro di sé (Stefano Balli), l'ambiguità e falsità nei rapporti interpersonali, un'immagine irreale e distorta di femminilità, l'inettitudine di Amalia.
Anno: 1898.
Analisi del testo
Nel brano si possono riconoscere tre sequenze:
Temi: la rivalità tra l'inetto (Emilio) e l'uomo sicuro di sé (Stefano Balli), l'ambiguità e falsità nei rapporti interpersonali, un'immagine irreale e distorta di femminilità, l'inettitudine di Amalia.
Anno: 1898.
Analisi del testo
Nel brano si possono riconoscere tre sequenze:
- un'introduzione, in cui il narratore, riferendo liberamente e interpretando i pensieri dei tre personaggi (Emilio, Amalia e Stefano) durante il loro pranzo, riflette sui tratti essenziali della loro personalità;
- un ampio arco narrativo, che descrive la passeggiata in città e l'incontro, imprevisto, con Angiolina;
- infine una breve conclusione, che vede in scena soltanto i due fratelli, gli inetti del racconto. Qui essi collaborano a elaborare un'immagine del tutto idealizzata di Angiolina: una pura illusione, che però costituirà, nella coscienza di Emilio il punto d'arrivo di tutto il romanzo.
Il significato del testo
Dietro la patina svagata, divertita e superficiale dei rapporti che si stabiliscono fra i personaggi, il narratore guida i lettori a intuirne anche gli elementi ambigui e potenzialmente conflittuali:
- la rivalità e l'antagonismo, sotto la patina di vantata amicizia, fra Emilio e Stefano;
- il disappunto e la gelosia di Emilio dinnanzi all'infatuazione della sorella nei confronti dell'amico (l'ammirazione che al Balli dedicava Amalia), che egli stesso ammira e invidia;
- infine la distorsione della figura femminile di Angiolina, non solo nella fantasia di Emilio (che si costruisce un'Angiolina tutta illusoria) ma anche in quella di Amalia (che collabora all'illusione del fratello vincendo, almeno apparentemente, la propria gelosia verso quella donna).
- In questa rete complessa di rapporti s'insinua fin dall'inizio il tema, prettamente sveviano, della distanza tra inetti, da una parte, ed eroi o vincenti, dall'altra: Era naturale che a lei e al fratello [la vita] fosse stata tanto dura e naturalissimo che al Balli fosse toccata tanto lieta. L'autore sottolinea che ai due Brentani la fortuna di Balli e la propria sventura paiono condizioni fatali, che non si possono modificare in alcun modo.
Analisi operativa
L'episodio è una pagina minore del romanzo, ma interessante: malgrado l'apparente svagatezza, essa esprime precisamente lo spirito narrativo e psicologico dell'opera.
In questo brano Svevo si concentra sulla rete delle relazioni affettive che si stringono fra i quattro protagonisti.
Emilio Brentani è la figura centrale del romanzo: Svevo stesso lo definì il fratello carnale di Alfonso Nitti, protagonista di Una vita.
Notevole importanza assume in questa pagina anche lo scultore Balli, al centro delle attenzioni dei due fratelli.
La vera protagonista dell'episodio letto è, forse, Amalia: un individuo ancor più fragile del fratello e che vive una condizione di senilità altrettanto forte.
Ad Amalia sono regolarmente attribuiti tratti di femminilità opposti a quelli che determinano il fascino dell'esuberante Angiolina.
Per Svevo, lettore di Darwin, è la lotta la misura dominante che regola i rapporti umani: una lotta psicologica e sentimentale, per conquistarsi spazi d'affetto e di ammirazione nella società borghese.