La lirica è divisa in strofe, scandite dall'onomatopea chiù, che riproduce il verso dell'uccello ed è anche il nome con cui esso viene chiamato nel dialetto romagnolo. Le immagini con cui il poeta rappresenta il paesaggio notturno, abbozzate e sfumate, e i suoni che lo percorrono, sono il simbolo di uno stato d'animo dominato dall'inquietudine di fronte all'ignoto.
Testo: L'Assiuolo
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla
Parafrasi: L'Assiuolo
Mi chiedo dove sia andata a finire la luna, visto che il cielo era immerso in un chiarore perlaceo.
Analisi del testo: L'Assiuolo
Secondo la critica moderna questa lirica per il suo linguaggio e il tono simbolico si può considerare la più perfetta dell’arte pascoliana.
Commento: L'Assiuolo
Il componimento delinea un paesaggio notturno.
Figure retoriche: L'Assiuolo
Questi suoni creano un'atmosfera di tensione ed attesa.
Testo: L'Assiuolo
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla
Parafrasi: L'Assiuolo
Mi chiedo dove sia andata a finire la luna, visto che il cielo era immerso in un chiarore perlaceo.
Analisi del testo: L'Assiuolo
Secondo la critica moderna questa lirica per il suo linguaggio e il tono simbolico si può considerare la più perfetta dell’arte pascoliana.
Commento: L'Assiuolo
Il componimento delinea un paesaggio notturno.
Figure retoriche: L'Assiuolo
Questi suoni creano un'atmosfera di tensione ed attesa.