E’ questa, una poesia a immagini impressionistiche fissate in note di colore, tra cui dominano il bianco e il nero, le tonalità tanto care a Garcia Lorca (il nero, il colore triste di morte; il bianco, il colore delle piccole case di paese dipinte con la calce; un bianco abbagliante nella luce del sole di Spagna).
E’ la descrizione di un paesaggio riarso, scolorito dal sole: un cielo di cenere e alberi bianchi; ma nere sono le stoppie bruciate nei campi, incolori i monti e grigio il cielo entro cui il sole al tramonto sprofonda cupo come sangue rasciutto. Le fonti sono quasi inaridite e sporche di fango.
Ritorna il gregge al ritmo lento dei campani e la noria non riversa più acqua nei solchi dissetati.