di Giosue Carducci
Commento:
Paesaggio nitido, purissimo, scolpito da aggettivi che ne slargano i confini e ne intensificano l'impressione di quiete. L'asprezza delle montagne si attenua nella solennità del silenzio e nel biancore della luce del sole che le rende abbaglianti. L'immobilità di pini e abeti assume una solennità pacata: giganti che si innalzano maestosamente al tepore solare, ebbri di luce e silenzio forse come il poeta che gode, in pura contemplazione, la bellezza serenamente di questa pace. Egli è lontano e quasi astratto dalla realtà: solo il fluire garrulo del torrente gli riecheggia il fluire implacabile della vita che inesorabilmente fugge.
Commento:
Paesaggio nitido, purissimo, scolpito da aggettivi che ne slargano i confini e ne intensificano l'impressione di quiete. L'asprezza delle montagne si attenua nella solennità del silenzio e nel biancore della luce del sole che le rende abbaglianti. L'immobilità di pini e abeti assume una solennità pacata: giganti che si innalzano maestosamente al tepore solare, ebbri di luce e silenzio forse come il poeta che gode, in pura contemplazione, la bellezza serenamente di questa pace. Egli è lontano e quasi astratto dalla realtà: solo il fluire garrulo del torrente gli riecheggia il fluire implacabile della vita che inesorabilmente fugge.