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Biografia: Jorge Luis Borges

Biografia
Jorge Luis Borges nasce a Buenos Aires nel 1899 da una famiglia colta della borghesia argentina. Cresce nel vivace sobborgo di Palermo, zona di tango e di malavita; impara precocemente l’inglese e legge Stevenson, Dickens, Kipling, destinati a influire molto sulla sua vocazione di narratore.
Tra il 1914 e il 1919, durante la Prima guerra mondiale, studia in Svizzera (Ginevra, Lugano), dove la famiglia si era trasferita. Tra il 1919 e il 1921 soggiorna in Spagna, a Madrid, dove partecipa attivamente alla vita culturale, avvicinandosi al gruppo dei poeti d’avanguardia detti ultraisti e quindi all’elaborazione delle contemporanee avanguardie europee (Surrealismo, Espressionismo, Cubismo e Dadaismo).
Ritorna in patria, con la famiglia, nel 1921 e qui diffonde le nuove istanze letterarie collaborando a diverse riviste, tra cui il foglio Prisma e Proa. Esordisce come poeta in versi: Fervore di Buenos Aires (1923), Luna di fronte (1925) e Quaderno San Martin (1929) rivelano un’ispirazione legata alla propria terra, ma anche segnata dall’erudizione, che rimarrà poi caratteristica della successiva produzione letteraria. Passa alla prosa con la biografia romanzata del poeta Evaristo Carriego e con i saggi di Inquisizioni (due opere del 1930). Viene intanto colpito da forte miopia. Dal 1937 e per nove anni lavora come bibliotecario. Assieme a Silvana Ocampo e Adolfo Bioy Casares, pubblica nel 1940 l’Antologia della letteratura fantastica. SI segnala come autore di racconti: dà alle stampe Storia universale dell’Infamia (1933), Finzioni (1944) e L’Aleph (1949), che ne consacrano definitivamente la fama in patria e all’estero.
Nel 1955, caduto il dittatore Peron, di cui Borges era stato oppositore, viene nominato direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires. E’ anche chiamato a insegnare letteratura inglese e americana all’università di Buenos Aires; inoltre viaggia molto, tenendo conferenze e lezioni in prestigiose sedi culturali e universitarie, pur se è ormai preda di totale cecità. Nuove raccolte di racconti si susseguono intanto a opere saggistiche. Il ritorno alla poesia avviene nel 1969 con L’elogio dell’ombra, cui seguono altri libri di versi come La moneta di ferro (1976), La cifra (1979), Atlante (1984). Muore a Ginevra nel 1986.



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