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Biografia: Johann Wolfgang Goethe

Biografia
Goethe Johann Wolfgang nacque a Francoforte sul Meno nel 1749 e trovò nella famiglia i primi stimoli intellettuali: nel padre colto e austero giurista, curioso da ogni sapere, e nella madre giovane e vivace, sensibile e profondamente religiosa.
Nella lunga vita di Goethe, ricca di avvenimenti, si possono individuare alcune tappe essenziali per la sua formazione artistico-poetica e per la maturazione della sua forte personalità:
1765-1768, a Lipsia egli fece la prima scoperta della vita culturale e della sua ansia di sapere, dedicandosi perciò con identica foga sia agli studi giuridici, sia a quelli di arte e di letteratura;
1770-71, a Strasburgo incontro Gottfried Herder che lo iniziò all'interesse per la storia, per la poesia popolare e per le letterature straniere. Fu Herder che lo iniziò all'interesse per la storia, per la poesia popolare e per le letterature straniere. Fu Herder che gli fece capire l'essenza del genio tutto potenza e natura, tanto che Goethe si indirizzò verso un gusto creativo tutto nuovo, più smisurato, ormai avviato al superamento dei tumultuosi palpiti dello Sturm und Drang che prima lo avevano affascinato;
1775-1785, a Weimar Goethe ebbe la terza esperienza importante della sua vita. Invitato a corte dal giovane duca di Sassonia Weimar, Karl August, ne divenne l'amico, il ministro, il saggio Consigliere di Stato e con attività instancabile acquistò un'autorevolezza che gli permise di trasformare la piccola Weimar nella capitale intellettuale della Germania, oltre a trasformarne le strutture agricole e industriali con notevole incremento economico. Per le mansioni che fu chiamato a svolgere, Goethe si appassionò di varie discipline che studiò con intensità (come la mineralogia, la botanica, la geologia...) ricavandone un profondo arricchimento anche spirituale, oltre che culturale;
1786-1788, in Italia, si realizzò il periodo più magico della vita di Goethe che visitò il nostro paese con la curiosità di scoprire il mondo antico di cui aveva tanto studiato. Nella contemplazione di questo paese solare dove tutto è sintesi di arte e cultura, di freschezza e spontaneità, trovò il prodigioso approdo al classicismo, quasi una conversione poetica. Si può dire che Goethe abbia inaugurato la moda del poeta che viene a cercare ispirazione in terra italiana, una moda che fu poi seguita da molti poeti romantici.
Tornato a Weimar si sentì isolato perchè estraneo al tipo di poesia romantica imperante in Germania, dove la sua oarte classicheggiante pareva incompresa. Soltanto l'amicizia con Schiller (1794) gli ridonò fiducia ed energia poetica; scrisse molto e, dopo la morte dell'amico (1805), aveva già acquistato una tale fama che tutti gli esponenti della cultura europea guardavano a lui come al saggio di Weimar a cui chiedevano consigli e consensi. Ed egli si interessava ai giovani artisti e alle loro opere; ricordiamo che proprio Goethe fu uno dei primissimi in Europa a intuire il valore artistico del Manzoni di cui fu grande ammiratore.
Trascorsero ancora anni fecondi per la sua vita di poliedrico artista, finché si spense a Weimar nel 1832.

Le idee e la poetica
Goethe è considerato il maggiore poeta tedesco e uno dei più grandi in assoluto. Universale per il genio, conobbe tutti i generi del sapere e fu contemporaneamente poeta, lirico e romanziere, pensatore e drammaturgo e anche scienziato dalle intuizioni profonde. E' assai difficile tracciare una sintesi del valore della sua opera vasta sia per la varietà degli interessi culturali sia per le molteplici esperienze.
Egli scrisse molte opere di poesia e di teatro, romanzi, saggi scientifici affinando il suo spirito verso un'intuizione mistica che lo portò a considerare quasi una religiosa missione quella di realizzare l'uomo integrale che aspira costantemente ad una più intensa umanità e che, pur travolto dalle violente passioni, mira a raggiungere le grandi altezze di una sempre maggiore perfezione morale e culturale: sono in questo sforzo egli può conquistare la piena dignità e sentirsi libero.
E' questo il messaggio di tutta l'opera di Goethe che vede, proprio nella poesia, il mezzo per diffonderlo a tutto il mondo, perchè l'arte e la scienza, come ogni altro bene, appartengono al mondo intero.

Moltissime sono le opere che Goethe ci ha lasciato, ma ci limitiamo a ricordare le più conosciute:

I dolori del giovane Werther (1774): romanzo epistolare. L'azione è compresa fra il 4 maggio e il 21 dicembre 1771 e la trama è semplice: Werther, durante uno dei suoi viaggi, si innamora di Carlotta (Lotte) che è già promessa sposa di Albert. La fanciulla non si lascia coinvolgere dalla passione del giovane, il quale, dietro suggerimento dell'amico Wilhem, decide di allontanarsi da lei per dimenticarla. La lontananza è breve: Werther torna non potendo vivere lontano dalla donna amata, ma Lotte è già sposata con Albert e all'infelice innamorato diventa insopportabile una vita senza nemmeno l'illusione d'amore. Decide quindi il suicidio.

Inni e ballate (1772-1782): si raccolgono sotto questo titolo le più importanti composizioni liriche, fra le quali possiamo citare: Canto di maggio, Prometeo, Il pescatore, Il re degli Elfi, Limite dell'umano...

Elegie romane (1789): 24 liriche che riflettono l'entusiasmo del poeta per la città eterna, pittoresca, ricca di storia e, per lui, ardente di appassionanti amori.

Hermann e Dorotea (1797): un idillio in esametri, semplice come una favola, anche se trae origine da un episodio reale, ambientato nel 1795. Dorotea è una fanciulla che, con molti altri profughi, fugge dalle persecuzioni dei rivoluzionari francesi; di lei si innamora Arminio, figlio di un ricco proprietario di albergo, ma l'amore è avversato dal padre di lui che, tuttavia, alla fine dovrà arrendersi al forte sentimenti dei due giovani.

Le affinità elettive (1809): romanzo definito morale in cui si narra di due sposi, Eduard e Charlotte, che si amano moltissimo finché arrivano al loro castello due ospiti, Ottilia e il Capitano. I sentimenti fra i quattro personaggi si intrecciano: Eduard si innamora di Ottilia e Charlotte del Capitano; ma sono anime nobili e riflessive che non vogliono tradire i loro principi etici. Tale è quindi l'angoscia che deriva loro dal senso di colpa che Ottilia ne muore e con lei Eduard. E' un esempio di romanzo psicologico.

Divano occidentale-orientale (1819): raccolta, in 12 libri, di liriche che risentono di un appassionato studio della poesia orientale che Goethe aveva iniziato fino dal 1814.

Viaggio in Italia (1828): cronaca scritta da Goethe quaranta anni dopo il viaggio, sulla base di memorie e di appunti, con la freschezza di un'esperienza fortemente impressa nel ricordo. E' il primo omaggio di un poeta straniero all'Italia, celebrata come paese di bellezza e di ispirazione artistica; così la canteranno molti altri stranieri dell'Ottocento per i quali questo paese diventerà una meta obbligata per la loro educazione artistica.

Faust (1783-1832): è il capolavoro a cui Goethe lavorò quasi tutta la vita, opera complessa, ricca di problematiche e di insegnamenti.



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