di Giovanni Pascoli
Commento:
Il poeta in questa poesia ci fa capire che la sua vita non è stata né serena né felice, segnata da molti lutti familiari e passò la sua vita in solitudine e ormai vecchio rimpiange ciò che non ha fatto durante la sua vita. La mancanza di un amore gli fa ricordare l'unico incontro con una ragazza molto tempo fa e quindi rivive nel suo pensiero quel momento ma gli vengono in mente pensieri tristi e un rimpianto a quello che non ha fatto e a quello che avrebbe voluto fare.
Il poeta si ricorda che la prima volta che l'aveva vista durante la sua giovinezza si era seduto sulla panchetta, quella davanti al telaio e lei si era spostata per fargli posto. Loro non si parlavano ma si capivano lo stesso con i sorrisi. Intanto la ragazza ad un tratto interrompe il suo lavoro. Il poeta dopo aver rivisto il luogo dove l'aveva incontrata piange e immagina un discorso impossibile dove lui si rivolge a se stesso come se parlasse alla ragazza e le dice come ha potuto abbandonarla. Dopo un respiro, il poeta immagina che lei, riprende il suo lavoro e la spole che prima si era fermata si muove. Il poeta continua a piangere e si chiede il perché non sente più il rumore del telaio. Intanto gli sembra di udire la voce della ragazza che gli risponde che lei è viva soltanto nel suo cuore, perché è morta. Ormai al Pascoli di lei non resta soltanto che il ricordo e la rimpiange, ma sa che presto lui dormirà nella sua stessa tela perché spera in una futura unione che solo la morte può dargli.
Commento:
Il poeta in questa poesia ci fa capire che la sua vita non è stata né serena né felice, segnata da molti lutti familiari e passò la sua vita in solitudine e ormai vecchio rimpiange ciò che non ha fatto durante la sua vita. La mancanza di un amore gli fa ricordare l'unico incontro con una ragazza molto tempo fa e quindi rivive nel suo pensiero quel momento ma gli vengono in mente pensieri tristi e un rimpianto a quello che non ha fatto e a quello che avrebbe voluto fare.
Il poeta si ricorda che la prima volta che l'aveva vista durante la sua giovinezza si era seduto sulla panchetta, quella davanti al telaio e lei si era spostata per fargli posto. Loro non si parlavano ma si capivano lo stesso con i sorrisi. Intanto la ragazza ad un tratto interrompe il suo lavoro. Il poeta dopo aver rivisto il luogo dove l'aveva incontrata piange e immagina un discorso impossibile dove lui si rivolge a se stesso come se parlasse alla ragazza e le dice come ha potuto abbandonarla. Dopo un respiro, il poeta immagina che lei, riprende il suo lavoro e la spole che prima si era fermata si muove. Il poeta continua a piangere e si chiede il perché non sente più il rumore del telaio. Intanto gli sembra di udire la voce della ragazza che gli risponde che lei è viva soltanto nel suo cuore, perché è morta. Ormai al Pascoli di lei non resta soltanto che il ricordo e la rimpiange, ma sa che presto lui dormirà nella sua stessa tela perché spera in una futura unione che solo la morte può dargli.