Come ha fatto un generale dell'armata turca a diventare in pochi anni il padre di tutti i turchi, l'uomo che ha fatto della Turchia un Stato democratico, un Paese dotato di una Costituzione, una nazione moderna?
Nel 1915 Mustafà Kemal Ataturk (1881-1938) era già un eroe, essendo il generale che aveva respinto l'attacco delle forze inglesi a Gallipoli. Ma fu nell'immediato dopoguerra che divenne l'esponente di punta della resistenza turca, opponendosi alla spartizione del Paese in zone d'influenza, prevista dalle grandi potenze. Così nel 1918, mentre il governo turco decideva di arrendersi all'intesa e di firmare il trattato di Sevres, Mustafà Kemal organizzò militarmente le forze della resistenza e il suo esercito riuscì a cacciare i vari contingenti di occupazione nel 1922. Poco tempo dopo Atartuk si insediò al potere, abolendo il sultanato (1922) e costituendo la repubblica turca (1923).
La carta vincente della rivoluzione di Atartuk era un misto di esaltazione dello spirito nazionalista turco, contro secoli di dominazioni e intromissioni straniere, e di energica politica di modernizzazione del Paese: dall'educazione di massa alla laicizzazione dello Statp, per secoli regalato secondo il diritto canonico musulmano, all'effettiva uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini, all'emancipazione della donna (le donne turche hanno il diritto di voto dal 1934), il progetto di Atatuk era quello di riformare in profondità l'intera società turca. E anche se in molti casi amava farsi ritrarre in abiti tradizionali turchi, volle l'adozione di abiti di foggia europea, il simbolo di una scelta di campo laica e progressista.
Nel 1915 Mustafà Kemal Ataturk (1881-1938) era già un eroe, essendo il generale che aveva respinto l'attacco delle forze inglesi a Gallipoli. Ma fu nell'immediato dopoguerra che divenne l'esponente di punta della resistenza turca, opponendosi alla spartizione del Paese in zone d'influenza, prevista dalle grandi potenze. Così nel 1918, mentre il governo turco decideva di arrendersi all'intesa e di firmare il trattato di Sevres, Mustafà Kemal organizzò militarmente le forze della resistenza e il suo esercito riuscì a cacciare i vari contingenti di occupazione nel 1922. Poco tempo dopo Atartuk si insediò al potere, abolendo il sultanato (1922) e costituendo la repubblica turca (1923).
La carta vincente della rivoluzione di Atartuk era un misto di esaltazione dello spirito nazionalista turco, contro secoli di dominazioni e intromissioni straniere, e di energica politica di modernizzazione del Paese: dall'educazione di massa alla laicizzazione dello Statp, per secoli regalato secondo il diritto canonico musulmano, all'effettiva uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini, all'emancipazione della donna (le donne turche hanno il diritto di voto dal 1934), il progetto di Atatuk era quello di riformare in profondità l'intera società turca. E anche se in molti casi amava farsi ritrarre in abiti tradizionali turchi, volle l'adozione di abiti di foggia europea, il simbolo di una scelta di campo laica e progressista.