di Giacomo Leopardi
Testo: La sera del dì di festa
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Parafrasi: La sera del dì di festa
La notte è chiara, tranquilla e senza vento. La luna appare immobile sui teti e fra gli orti, dolcemente calata su quel paesaggio quotidiano.
Analisi del testo: La sera del dì di festa
Le caratteristiche dello stile
Lessico indefinito, suoni e ritmo. Il lessico privilegia il linguaggio poetico dell’indefinito e concorre ad esprimere la struttura circolare dell’idillio.
Commento: La sera del dì di festa
In questo idillio, composto a Recanati nel 1820, ancora una volta la contemplazione notturna si unisce al tema della disperazione del poeta.
Figure retoriche: La sera del dì di festa
Nei primi versi la natura e il paesaggio notturno sono i protagonisti. È un momento di grande pace e di idilliaco e autentico rapporto con la natura stessa, che infonde serenità (La notte è dolce, chiara e senza vento).
Testo: La sera del dì di festa
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Parafrasi: La sera del dì di festa
La notte è chiara, tranquilla e senza vento. La luna appare immobile sui teti e fra gli orti, dolcemente calata su quel paesaggio quotidiano.
Analisi del testo: La sera del dì di festa
Le caratteristiche dello stile
Lessico indefinito, suoni e ritmo. Il lessico privilegia il linguaggio poetico dell’indefinito e concorre ad esprimere la struttura circolare dell’idillio.
Commento: La sera del dì di festa
In questo idillio, composto a Recanati nel 1820, ancora una volta la contemplazione notturna si unisce al tema della disperazione del poeta.
Figure retoriche: La sera del dì di festa
Nei primi versi la natura e il paesaggio notturno sono i protagonisti. È un momento di grande pace e di idilliaco e autentico rapporto con la natura stessa, che infonde serenità (La notte è dolce, chiara e senza vento).