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La Grecia antica

La Grecia ieri come oggi è un paese montagnoso, con scarse precipitazioni, fiumi poveri d'acqua e poche pianure. La Grecia antica era povera di materie prime eccetto d'oro, d'argento e argilla. Ma nonostante ciò la sua civiltà è una delle più sviluppate della storia. Infatti pur non possedendo materie prime fu favorita dalla posizione geografica e da ciò ne derivano due condizioni.

Conseguenze economiche
I Greci furono costretti a importare materie prime e derivate alimentari. E così si sviluppò nel commercio e nella navigazione perché era sicura delle molte isolette. I Greci divennero ottimi agricoltori, marinai, mercanti pirati.

Conseguenze politiche
Il paese risultava frazionato in piccoli stati golosi della loro autonomia che era per questo che ogni minima cosa era il pretesto per scatenare guerra fratricida.


La civiltà micenea
Le origini. Durante il II millennio nel periodo delle migrazioni dei popoli vediamo che in questa zona si stabilirono i Greci. Tra questi c'erano gli Ioni, Eoli e Achei che si stanziarono in Grecia.
Gli Achei erano forti guerrieri che si stabilirono nella parte orientale del Peloponneso. Le loro città principali furono Taranto, Argo e Micene, che diede il nome alla civiltà Micenea.
La civiltà minoica attraverso i cretesi impararono a leggere pur mantenendo il loro carattere guerriero. Gli Achei fondarono tanti piccoli regni sempre in lotta fra loro.

Ordinamento politico. Dai poemi omerici e del loro sistema di struttura usavano la lineare B, per distinguerla dalle lineare A dei cretesi.
1. Il Re: capo dello stato, non amministrava la giustizia era un arbitro nella discordia sociale, impartiva disposizioni, trattava con i sovrani, comandava gli eserciti in battaglia, capo supremo della religione. Il trono era ereditario.
2. Consiglio degli anziani formato delle più potenti famiglie achee, davano consigli avanzavano proposte e potevano contrastare la politica del sovrano.
3. Assemblea Popolare costituita da tutti gli uomini atti alle armi convocati del re per avere il loro appoggio. Solo gli aristocratici avevano diritto di parola.
Il popolo doveva ascoltare con approvazione o dissenso. E chi parlava veniva messo a tacere con la forza.

La produzione economica
Gli Achei erano pastori e ogni anno consegnarono al re certe quantità di lana grezza. Producevano oro, armi ecc.
che venivano barattati con profumi, gioielli ecc.
I scribi registravano tutto su tavoletta d'argilla.

Struttura sociale
Oltre al re c'erano i nobili, ambiziosi e superbi che si vantavano di origini divine, frequentavano il palazzo reale, possedevano terreni.
La vita era dura per gli schiavi, ma anche gli agricoltori e i mandriani pur essendo liberi potevano essere cacciati come schiavi. Migliore era la situazione per i liberi professionisti e artigiani che lavoravano nei palazzi.

La prima invasione coloniale
Gli Achei appresa l'arte del navigare dei Cretesi divennero ben presto esperti marinai e mercanti, a tal punto che Creta fu di peso e nel XV secolo la distrussero. In seguito si spinsero anche in Sicilia, Taranto ecc

La guerra di Troia
Gli Achei volevano attraversare e conquistare le terre che si affacciavano sul mar Nero, e per fare ciò erano ostacolati da Troia. Gli Achei, così, guidati dal re Agamennone, dopo 10 anni di assedio la distrussero, però gli Achei si indebolirono e si fecero sopraffare dai Dori.

L'invasione Dorica
Erano un insieme di tribù euroasiatiche che si stabilirono in Grecia intorno al 1150 a.C. Erano superiori in campo militare perché avevano armi in ferro, mentre gli Achei in bronzo. Così della civiltà micenea ne rimane solo il ricordo.
I dori erano rozzi e non interessava il lusso e l'arte così il commercio entrò in crisi. Questo periodo viene chiamato medioevo ellenico. La vita era divenuta così semplice che anche il re lavorava la terra. In questi secoli si conobbe e si diffuse la lavorazione del ferro, si costruirono templi e fu adottato e modificato e l'alfabeto fenicio.
Si vennero costituendo tre principali stirpi elleniche: Ionia, Eolia, Dorica.

La formazione delle Repubbliche aristocratiche
Col passare degli anni la monarchia scomparvero e lasciarono il posto ad altrettante repubbliche aristocratiche retta da una classe di nobili guerrieri: gli aristoi. Il popolo era escluso da ogni incarico di governo, però partecipavano nelle assemblee per eleggere i magistrati.

La nascita della città stato
I nobili per esercitare il loro potere e magistratura scelsero una località che presentava caratteri economici e difensivi: le polis.
La POLIS era il centro politico amministrativo e religioso delle repubbliche aristocratiche. Era formata su altre, nella parte bassa stava il popolo, nelle acropoli i nobili, e in caso di pericolo anche il popolo. L'ACROPOLI era difesa da mura di cinta, qui c'erano i palazzi e i templi tribunali e l'agorà, la piazza principale.
(Ogni città aveva una sua divinità, i greci erano molto religiosi e consideravano forestiero che non professava la loro religione).

Le condizioni sociali
Le città stato aggravarono le posizioni dei più poveri, si formano due classi sociali, gli EUPATRIDI chi possedeva e i DEMOS chi non possedeva.
I demos a loro volta erano divisi in schiavi, prigionieri di guerra.

In cerca di una nuova patria
A partire dal VIII secolo avviene la seconda espansione coloniale favorita dalle città che davano loro gli attrezzi che servivano, che usavano come valvole di scarico per le tensioni sociali.
La Grecia era diretta verso le regioni del nord Macedonia, Sicilia, Sardegna, Spagna ecc.

I rapporti con la madrepatria
I Greci consideravano i loro insediamenti comunità indipendenti legati sentimentalmente alla madrepatria senza vincoli politici ed economici, infatti spesso c'erano i conflitti. I gruppi di coloni prima di effettuare spedizioni predicavano nell'oracolo di Apollo e Delfi.

La Colonizzazione determinò due conseguenze:
1. Piano economico: ripresero le attività commerciali e si sviluppa l'uso della moneta.
2. Piano sociale e politico: il commercio portò alla formazione di una classe intermedia: la borghesia che volevano ottenere spazio e potere politico.
3. Piano culturale: le colonie greche trasmisero i loro aspetti di civiltà e civilizzarono il mediterraneo trasmettendo ai latini aspetti della loro civiltà.

Tiranni e legislatori
Malessere sociale
Chi non aveva tratto guadagno dall'espansione diventava più povero. I prezzi dei prodotti agricoli erano tenuti bassi invece quelli degli attrezzi aumentavano. La gente si indebitò e non potendo pagare divenne schiava. I contadini si riversavano nella città creando disordini e molti furono esiliati.
Riforma militare
Ogni combattente doveva provvedere a proprie spese per l'armamento così si potevano armare solo i nobili. Ma nel VII secolo. Con la riforma militare delle FALANGE OPLITICA, ossia ci dovevano essere due file di opliti (fanti) con scudo, spade. Così anche i benestanti poterono difendere al loro città.
La tirannide
I borghesi volevano ottenere diritti politici, i contadini volevano cancellati i loro debiti e le retribuzioni delle terre. Per piegare l'aristocrazia alcuni politici conquistarono con la forza il potere e ne divennero tiranni. Essi rispettavano le costituzioni. Fu spazzata nel VI secolo e il potere fu preso dal popolo tra le prime città dove nacque la democrazia c'è Atene.
I legislatori per placare il malessere sociale fecero leggi scritte, così i giudici non interpretavano a loro modo.



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