Definizione:
Uno dei fenomeni sociali più rilevanti che prende l'avvio con i primi del '900, e che caratterizza tutta la storia del nostro secolo, è l'avvento della società di massa cioè della nostra società attuale
Mentre fino all’inizio del ‘900 i fenomeni, i problemi, gli avvenimenti interessano, in genere, prevalentemente alcune classi della società, oppure alcuni paesi, nel XX secolo avremo invece il verificarsi di fenomeni, politici, culturali, economici, sociali, che investono tutta la società, cioè di fenomeni di massa.
Questa evoluzione è progressiva , comprende tutto il XX secolo e riguarda prima l'Europa e il Nord America e solo in un secondo tempo il resto del mondo.
Dall'inizio del '900 si possono però vedere i presupposti di questa evoluzione.
Nella Politica
In campo politico nascono i grandi partiti politici di massa e avviene lo sviluppo del movimento sindacale. I partiti, che saranno i soggetti politici principali nella vita politica del '900, assumeranno, indipendentemente dalla loro caratterizzazione ideologica, l'aspetto di organizzazioni costituite da milioni di individui: partito socialista, partito comunista, partito fascista, partito nazista, partito popolare ecc. saranno tutte organizzazioni che si avvarranno del sostegno di milioni di uomini appartenenti a tutte le classi sociali riuniti dall'adesione ad una ideologia e ad un programma politico.
Un elemento centrale della vita politica diventerà quindi il consenso: nessun movimento politico del '900 potrà conquistare il potere se non saprà conquistare il consenso di larghe masse.
Analogamente i sindacati si struttureranno progressivamente come organizzazioni composte di milioni di aderenti: organizzazioni capaci, con la loro azione, di condizionare la vita economica delle nazioni e l'operato dei governi.
Nell’Economia
Lo sviluppo industriale con la produzione in serie determina la nascita dei consumi di massa. Tutti gli abitanti dei paesi industriali vengono considerati potenziali consumatori dei prodotti industriali che vengono realizzati in quantità sempre maggiore e a costi sempre più bassi. I beni di consumo tendono ad essere sempre più standardizzati, cioè sempre più simili gli uni agli altri e aumenta l'importanza degli individui come consumatori. Il processo toccherà il suo apice nella seconda metà del '900 col fenomeno del consumismo di massa. Nasce ai primi del novecento la pubblicità che ha il compito di informare i potenziali acquirenti dei nuovi prodotti che vengono immessi sul mercato per soddisfare i bisogni dei consumatori, ma anche di creare artificialmente nuovi bisogni (bisogni indotti) per smerciare i beni che vengono prodotti.
Anche questo fenomeno si accentua progressivamente raggiungendo il suo culmine nella seconda metà del secolo.
Nella Cultura
L'alfabetizzazione di massa, la diffusione della stampa e la sua trasformazione in industria, la diffusione di riviste e di giornali illustrati, l'affermazione del romanzo d'appendice e del romanzo popolare, la nascita del cinema (1895), l'uso del mezzo radiofonico (dopo il 1919) sono gli elementi che segnano la nascita di una cultura di massa. Si creano i presupposti per la diffusione di informazioni e di cultura in una misura sconosciuta in tutte le epoche precedenti della storia ma questi stessi strumenti costituiscono il presupposto per una manipolazione delle idee in una misura mai vista in precedenza. I movimenti politici totalitari della prima metà del secolo (fascismo, nazismo, comunismo) non sono immaginabili al di fuori del contesto della cultura di massa. Un altro elemento importante è la nascita dello sport che darà origine, oltre che ad una pratica di massa, a fenomeni di sfruttamento economico e politico di questa attività.
Massificazione
Con questo termine si intendono soprattutto sottolineare gli aspetti negativi della società di massa cioè la tendenza all'omologazione dei gusti e delle idee: cioè la tendenza all'eliminazione delle differenze, all'appiattimento culturale, alla spersonalizzazione, tutti fenomeni che andranno pericolosamente accentuandosi con l'avvento di mezzi di comunicazione più potenti e diffusi, quali la televisione, nella seconda metà del '900.