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Pronomi relativi

pronomi relativi sono quei pronomi che mettono in relazione tra loro due proposizioni.


CHE, IL QUALE
Esempio:
Prenderò il treno che parte all'alba.

Se non ci fosse quel che noi dovremmo dire: Prenderò il treno; il treno parte all'alba. Quel che è dunque un pronome perché sta al posto di un nome (treno), di cui evita la ripetizione. Nello stesso tempo, però, che mette in relazione tra loro due proposizioni (Prenderò il treno e parte all'alba).
Proprio per questa duplice funzione che è un pronome relativo.

I principali pronomi relativi sono:

Che - il quale (la quale, i quali, le quali) - cui - chi - quanto (quanti, quante)

Prendi il libro che è sul tavolo. (il quale)
Il libro che ho letto è bello. (il quale)
La favola che ho letto è noiosa. (la quale)
Non vedo i ragazzi che cantano. (i quali)
Le viole che ho raccolto sono profumate. (le quali)

Che è invariabile e serve per maschile e femminile, singolare e plurale. Può essere soggetto (1° e 4° esempio) e oggetto (2°, 3°, 5° esempio). Che è più agile di il quale, la quale ecc. e molto spesso li sostituisce, e obbligatoriamente quando sono complemento oggetto:
La casa che (e non la quale) vedi è nuova.

CUI
Cui è invariabile e serve per maschile e femminile, singolare e plurale. Si usa solo in funzione di complemento ed è sempre preceduto da preposizione. Poco usato è cui con il valore a cui: L'uomo cui ti ho affidato è molto intelligente.

L'uomo, la cui casa è crollata, non sa ancora nulla.
Ecco i libri la cui lettera mi entusiasma.
L'albero, da cui rami ho preso i fiori, è un pesco.


Notate i costrutti: la cui casa = la casa del quale; la cui lettura = la lettura dei quali; da cui rami del quale. Cui preceduto dall'articolo determinativo o dalle preposizioni articolate equivale a: del quale, della quale, dei quali, delle quali, di cui.

La costruzione di frasi con il pronome relativo
Il pronome relativo comporta la costruzione di frasi complesse, perciò e facile commettere errori. Molti di essi sono comuni nel linguaggio parlato: ve li presentiamo, dando però di seguito la forma corretta.

Milano è la città 
che
 (in cui) sono nato.

Questo è il ragazzo 
che
 (di cui) ti ho parlato.

L'uomo 
che
 (a cui) parlavo è mio zio.

La ragazza 
che
 (di cui) abbiamo conosciuto il fratello è partita.


CHI, QUANTO, CHIUNQUE, DOVE
Chi è invariabile, singolare maschile e femminile, ed è sempre riferito a persona. Equivale a colui che, colei che, quello che, quella che.
Chi ha dunque il duplice valore di dimostrativo (colui, colei, quello, quella) e di relativo(che, il quale, la quale) e può avere anche duplice funzione logica.
Nella frase "Ammiro chi (colui il quale) studia", il chi ha valore di soggetto della seconda proposizione (il quale studia) e di oggetto della prima (ammiro colui).

Così nella frase Raccontalo a chi (colui il quale) ti crede, il chi ha valore di complemento di termine nella prima proposizione (raccontalo a colui), di soggetto nella seconda (il quale ti crede). Nella frase Chi tace acconsente, il chi è soggetto di entrambe le proposizioni (colui tace; il quale acconsente).


Quanto singolare si riferisce solo a cosa e significa ciò che, tutto ciò che, tutto quello che, i plurali quanti equante si riferiscono a esseri e cose e significano tutti quelli che, tutte quelle che.

I pronomi chiunque,chicchessia, oltre al valore indefinito di tutti, ogni, [Ricevo chiunque (= tutti)], hanno valore relativo : tutti quelli che [Chiunque (= tutti quelli che) tace, acconsente].

Anche gli avverbi dove, dovunque, ovunque ecc., quando collegano due proposizioni, corrispondono a pronomi relativi. Antiquati sono onde e donde (= da dove). 



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