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Riassunto: Il blues e le sue origini

Le Origini del Blues
Il blues è nato e si è sviluppato in seguito alla schiavitù delle comunità nere, nelle regioni del sud degli Stati Uniti; è da considerarsi la manifestazione profana di un sentimento, e di un dolore, che ha avuto un lungo, inesorabile tracciato umano e civile, e ha ritrovato nella parola poetica prima, nel canto e nell'accompagnamento in una seconda fase la sua ampia e angosciosa possibilità di espressione. La data di nascita dell'incontro tra l'espressione poetica e musicale va collocata verso il 1870, il che significa aspra denuncia di una vasta comunità di neri che trova all'improvviso la forza e il coraggio di esprimere la propria angoscia in un lamento di dolore, che si traduce talvolta in un impetuoso inno di guerra, in un grido provocato dalla miseria, dal vuoto che è inconsciamente alle proprie spalle. Accadde dopo il XVIII secolo che alcuni negrieri, possessori di colonie sulle coste dell'Africa avviarono il trasporto di neri da vendere nei territori dell'America dove era richiesta mano d'opera a basso costo e questa era "offerta" dal mercato degli uomini di colore.
Pur essendo schiavi i neri insediati nel territorio della Louisiana godevano di libertà maggiore di quanto non accadesse per coloro che erano giunti nei possedimenti inglesi e puritani. Questo spiega perché i primi blues, nei loro modi di espressione nacquero a New Orleans e nei dintorni sulle rive del Mississipi dove potevano continuare ad esprimere la loro spiritualità, le loro usanze e i loro costumi. Nel canto blues comunque persiste ancora la tristezza e il dolore quotidiano che si tramuta in speranza di miglioria e si esprime originariamente con canti accompagnati dal solo battito delle mani e non dalla musica, conservando sempre il caratteristico aspetto di poesia capace di esprimere una condizione di desolato rammarico e di aspra nostalgia.I blues cantano argomenti più disparati che nascono proprio dalla situazione di schiavitù che è la base dell'ispirazione.
Negli anni il blues è stato dipinto come una lenta e triste musica ricca di desolate immagini di disperazione personale ("la mia ragazza mi ha lasciato, mi sento a terra, e la mia vita non ha più senso"); più che una musica, un lamento. Naturalmente, è tutto falso. Il blues è un mezzo di espressione di sé, una sorta di catarsi, possiamo dire. Questo aiuterà a sollevare l'artista, e di conseguenza l'ascoltatore, dalle pene della vita.
Lo stile New Orleans Blues rappresenta una celebrazione della musica, infatti per mezzo del pianoforte e di una sezione di corni si ottiene una grande disinvoltura nel sound. Il blues di New Orleans, inoltre, è contraddistinto da ritmi caraibici( dalla rumba soprattutto) e dal "second-line strut" derivato dallo stile jazzistico.
Il Chicago blues è probabilmente il più famoso ed ascoltato stile blues, ed è quello che in genere viene in mente quando si pensa di blues suonato dal vivo nei club. La popolare immagine di un locale fumoso con un piccolo palco affollato di musicisti che improvvisano con le loro chitarre elettriche, l'armonica amplificata, il pianoforte, il basso e la batteria, può essere direttamente ricondotta al primo stile Chicago. Chicago crebbe fino a diventare un centro della musica blues durante gli anni '30 e '40 quando migliaia di persone del Mississippi lasciarono i campi e si diressero verso Nord per lavorare nelle fabbriche. Il primo blues elettrico di Chicago degli anni '50: un'armonica estremamente amplificata, una "slide guitar" e un piano come strumenti solistici. Un pioniere nell'utilizzo di questa formazione strumentale fu il gruppo di Muddy Waters. Dalla fine degli anni '50 lo stile Chicago blues continuò a evolversi con una nuova generazione di chitarristi che si ispiravano a B.B. King, il cui modo di suonare, a corda singola, facilitò la definizione del sound della chitarra blues moderna.


IL BLUES
Il blues è un genere musicale nato a metà del 1800 nelle piantagioni che si snodavano lungo la Cotton Belt negli USA. Il blues è il padre della musica moderna. Generi come il rock, il jazz e tutti i generi da loro derivati hanno preso vita dalle sonorità blues dei primi anni del 1900. I primi musicisti blues ("bluesmen") conosciuti sono nati in Louisiana intorno a New Orleans sul delta del fiume Mississippi. Erano tutti schiavi (o discendenti di schiavi) deportati dall'Africa per svolgere i lavori più umili e faticosi, alle dipendenze dei padroni bianchi. Questa condizione di emarginazione ovviamente creava delle forti tensioni e moti di ribellione, ma la repressione bianca era ancora troppo forte. Nel canto blues comunque persiste ancora la tristezza e il dolore quotidiano che si tramuta in speranza di miglioria Il blues nacque dall'incontro fra la tradizione musicale africana e gli strumenti musicali europei, dapprima fu semplicemente l'espressione di un disagio collettivo, ma in poco tempo si trasformò in una sorta di canale di comunicazione parallelo fra le varie comunità nere. I suoi testi infantili e sgrammaticati in realtà nascondevano dei veri e propri messaggi in codice. Il blues ha una struttura relativamente semplice sia per la parte musicale che per quella del testo. La tradizione musicale africana si basa su intervalli musicali differenti da quelli presenti nel sistema occidentale e gli strumenti melodici sono intonati in maniera differente. Questo favorì l'utilizzo di voce, chitarra e armonica a bocca, tutti strumenti in grado di riprodurre le stonature (bending) controllate di cui avevano bisogno i musicisti per avvicinare la loro musica a quella dei loro avi. Queste "stonature" ancora oggi sono il marchio indelebile del suono blues.



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