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La Musica negli Anni '60


In Inghilterra nasce il movimento beat
Il rock and roll aveva avuto un successo immediato e larghissimo e il crescente interessamento delle case discografiche l’aveva reso sempre più commerciale. All'inizio degli anni sessanta, perciò, il rock aveva in parte perso il ruolo di musica anticonformista.
Il panorama della musica leggera fu però scosso da un nuovo movimento, che si sviluppò in Inghilterra e quindi si diffuse negli Stati Uniti e in tutto il mondo: il movimento beat. I musicisti beat mettevano in discussione i valori della società borghese e proponevano una serie di atteggiamenti provocatori: portavano i capelli lunghi, vivevano in comunità, erano pacifisti e antirazzisti, si interessavano alle religioni orientali.
La musica beat recupera molte caratteristiche del rock and roll, come l’uso di ritmi afro-americani e di melodie di carattere popolare o folcloristico. Rispetto al rock, però, essa accentua l’uso di strumenti elettrici e la componente scenica e spettacolare della musica.
Al cantante solista si sostituisce il complesso, formato solitamente da quattro o cinque elementi. I complessi beat più celebri furono i Beatles e i Rolling Stones.

I Beatles: un modello per un’intera generazione di giovani.

Il complesso dei Beatles, che nacque a Liverpool nel 1961, era formato da quattro elementi: John Lennon (chitarra e voce); Paul McCartney (basso e voce); George Harrison (chitarra e voce) e Ringo Star (batteria e, occasionalmente, voce).
La caratteristica delle loro canzoni, scritte per la maggior parte da John Lennon e Paul McCartney, è la fusione di elementi del rhythm and blues e del rock con altri della musica popolare britannica; in generale, comunque, l’elemento melodico prevale decisamente su quello ritmico, anche se nelle ultime canzoni i Beatles tentarono anche alcuni arditi esperimenti, resi possibili dai progressi delle tecniche di registrazione in studio: per esempio ottennero dei suoni particolari registrando un pezzo e facendolo poi suonare a velocità doppia o addirittura al contrario.
Essi utilizzarono anche strumenti insoliti nella musica leggera, come il sitar indiano.
Fra le canzoni più conosciute dei Beatles vanno ricordate almeno Michelle, Hey Jude, Let it be, Yesterday.
Il successo del gruppo inglese fu enorme in tutto il mondo e i loro dischi vendettero milioni di copie, tanto da indurre la regina d’Inghilterra a nominarli baronetti per meriti economici.
Il gruppo si è sciolto ufficialmente nel 1970.

I Rolling Stones: il lato provocatorio della musica beat

Il lato provocatorio della musica beat era rappresentato però soprattutto dai Rolling Stones, un gruppo costituito nel 1962 e guidato da Mick Jagger.
I Rolling Stones nacquero come complesso beat ma si rivolsero presto a una musica decisamente rock, in cui l’elemento ritmico era predominante rispetto alla linea melodica e le voci molto più aspre e graffianti di quelli dei Beatles; i testi delle loro canzoni, inoltre per esempio Satisfaction e Brown Sugar), esprimevano sentimenti violenti, di rivolta e di insoddisfazione radicale.

Negli Stati Uniti si affermano il folk e il country

Contemporaneamente alla musica beat si sviluppano, negli Stati Uniti, due generi musicali sostanzialmente affini: il folk e il country, che hanno in Pete Seeger e Woody Guthrie gli interpreti principali. Questi generi si rifanno alle vecchie ballate popolari (per esempio quelle dei cow boys) di cui conservano il ritmo deciso e la struttura, con la ripetizione del ritornello dopo ogni strofa. Nei temi trattati, oltre a quelli tradizionali di vita americana, si riflette il disagio e la rabbia delle nuove generazioni: vengono denunciati la guerra del Vietnam, il razzismo, le ingiustizie sociale, l’indifferenza di un mondo che mira solo al profitto e tiene in poco conto i problemi e i sentimenti della persona.

Da Woody Guthrie a Bob Dylan e Joan Baez

Woody Guthrie era membro del movimento politico radicale e contribuì a trasformare la musica in un’efficace arma di propaganda. Allo stile e al linguaggio musicale di Woody Guthrie si ispira Bob Dylan, che nel 1962 pubblicò il primo album; alcune sue canzoni, come Blowing in the wind e Masters of war, diventano in questo periodo inni del movimento pacifista e l’artista stesso diventa un simbolo delle proteste giovanili.
Contemporaneamente a Bob Dylan emerge la figura di Joam Baez, presto conosciuta in tutto il mondo per il suo impegno in difesa dei diritti civili e contro la guerra del Vietnam. L’influenza del folk di Dylan e Baez caratterizzerà la produzione musicale di numerosi artisti, fra cui il duo statunitense Simon and Garfunkel.

Gli sviluppi del rock alla fine degli anni sessanta

Nella seconda metà degli anni sessanta si affermano tre importanti musicisti che rinnovano profondamente la tradizione del rock: Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morison, leader del complesso dei Doors.
Essi rappresentano un momento di svolta: fino ad allora, infatti, i musicisti rock, beat e folk avevano proposto una musica che si dichiarava alternativa ed esaltava ideali anticonformisti e libertari.
In questo messaggio, però, c’era un elemento di ambiguità, poiché il rock era diventato una musica di massa, pesantemente controllata dall'industria discografica e svuotata quindi dei suoi significati originari.
Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morison denunciano questa contraddizione con la loro musica violenta e provocatoria e con i loro atteggiamenti scandalosi e ribelli. Durante i loro concerti essi distruggevano gli strumenti sbattendoli per terra o strappando loro le corde. La stessa esasperazione caratterizzò le vite di questi musicisti: tutti e tre giovanissimi a causa dell’abuso di droghe e di alcolici.



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