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Parafrasi Adelchi coro atto 4 Morte di Ermengarda

Parafrasi e riassunto Adelchi coro atto IV Morte di Ermengarda


Con le trecce morbide sparse sul petto scosso dall'affanno (dell'agonia) con le palme delle mani abbandonate con il volto bianco madido del sudore della morte, giace la pia Ermengarda con lo sguardo tremante rivolto verso il cielo. Cessa il pianto delle suore innalzando unanime una preghiera. Una mano lievemente si posa sulla fronte gelida e chiude gli occhi togliendo la luce nello sguardo di Ermengarda.
Libera, o gentile, e la tua mente tormentata dalle passioni terrestri, innalza a Dio, un puro pensiero d'offerta di te stessa, e muori, la meta del tuo lungo soffrire è fuori dalla vita eterna.
Tale era quaggiù il tuo destino senza possibilità di mutamente invocare sempre l'oblio del suo dolore, oblio che le sarebbe stato negato e resa santa dal suo dolore sale al Dio dei santi.
Ahi! Nel buio delle notti insonni, per chiostri solitari, mentre le suore imploravano Dio coi loro canti davanti l'altare. Sempre al pensiero ritornano i giorni non chiamati. Quei giorni nei quali ancora cara a Carlo, senza neppure poter prevedere il doloroso avvenire che l'attendeva, felice respirò l'aria per lei vivificante della Francia e apparve invidiata fra le spose franche.
Quando da un alto paggio, ella con i capelli adornati di gemme vede la schiera dei cacciatori correre di qua e di là e il marito che galoppa a Briglia sciolta. Carlo portava una lunga chioma secondo l'uso barbarico e dietro di lui il suo seguito con i cavalli sudati per la corsa, e lo sbandarsi e il rapido ritornare indietro dei cani e vedeva il cinghiale che viene fuori dai roveti spinosi frugati dai cani.
Il cinghiale colpito da una freccia del re riga col suo sangue la polvere battuta dalle sue zampe nell'ultimo assolto: la scena turba la delicata sensibilità di Ermengarda, che ne distoglie lo sguardo e si volge alle donzelle del seguito, pallida e in preda ad una paura che sottolineando la sua femminile fragilità rende amabile, affascinante il suo volto.
Oh Mosa del corso Tortuoso! Oh, tiepidi bagni termali di Aquisgrana, dove Carlo deposta la pesante magli di ferro, scendeva dal capo e s'immergeva per tergere il nobile sudore.
Come la rugiada posandosi alla radice dell'erba inaridita, fa scorrere fresca la linfa negli steli riarsi, così che ritornati verdi rinascono nel tenue chiarore e nel mite calore dell'alba allo stesso modo nell'animo di Ermengarda che la spietata forza d'amore affatica e trova conforto in una proda amica che le fa volgere il cuore verso le serene gioie di un altro amore, quello verso Dio.
Ma come il sole che ritornando all'inizio del giorno, si innalza nel cielo (va verso lo zenit) e col suo ininterrotto splendore incendia l'aria immobile e riarde i gracili steli appena risorti facendoli piegare verso il suolo.
Con la stessa rapidità torna dal tenue dolio l'eterno amore e sale nuovamente l'animo impaurito e richiama le immagini e ricordi amorosi prima e allontanati e con essi riporta l'antico dolore.
Allontana la tua mente dalle passioni terrestri e innalza a Dio un puro pensiero d'offerta di te stessa e muori nel suolo che la terra italica ricopre le tue spoglie.
Altre donne riposano infelici che il dolore ha consunto, mogli rese vedove dalla guerra, invano fidanzate, madri che videro i figli trafitti sbiancarsi nel pallore della morte. Discesa dalla malvagia stirpe colpevole, per i quali solo il numero fu ragione di prodezza per i quali la violenza fu ragione e l'assassinio diritto e motivo di gloria, e il non aver per te, Ermengarda la sventura provvidenziale collocò gli oppressi, muori compianto e pura, scendi a dormire con essi alle tue spoglie innocenti nessuno recherà offese. Muori e la faccia priva di vita riacquisti la pace che non potevi avere più in vita, com'era allora quando ancora ignara del destino ingannatore dipingeva dolci pensieri virginei e solo la faccia piange. Allo stesso modo il sole al tramonto si libera dalle nuvole squarciate e tinge di colori e porpora l'accidente ed è augurio di un giorno più sereno.



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