Abbiamo visto che la scelta di una frase invece di un'altra varia secondo la situazione.
Diverso è infatti dire a un genitore <<Suo figlio è un somaro>> o <<Suo figlio non è un'aquila>>.
Questo modo di attenuare un discorso un po' crudo, spiacevole e volgare, mediante parole meno sgradevoli, si chiama eufemismo (dal greco eu = buono e phémai = parole).
L'eufemismo per definizione è dunque un'espressione che sostituisce e attenua, anche in modo scherzoso, parole o frasi poco gradevoli.
Ecco alcuni esempi di eufemismi abbastanza comuni:
Diverso è infatti dire a un genitore <<Suo figlio è un somaro>> o <<Suo figlio non è un'aquila>>.
Questo modo di attenuare un discorso un po' crudo, spiacevole e volgare, mediante parole meno sgradevoli, si chiama eufemismo (dal greco eu = buono e phémai = parole).
L'eufemismo per definizione è dunque un'espressione che sostituisce e attenua, anche in modo scherzoso, parole o frasi poco gradevoli.
Ecco alcuni esempi di eufemismi abbastanza comuni:
- Noioso (non molto vivace, un po' pesante)
- Avaro (tirchio, interessato, tirato)
- Uccidere (eliminare, far fuori, mettere nell'impossibilità di nuocere)
- Gabinetto (bagno, toilette, quel posto, quel posticino)
- Spazzino (netturbino, operatore ecologico)