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Differenza astrattismo lirico e geometrico


L'Astrattismo nasce quando nei quadri non vi è più alcun riferimento alla realtà. Il concetto di "astrazione" è molto generale: esprime un procedimento mediante il quale l’intelletto umano descrive la realtà solo in alcune sue caratteristiche. Nel campo delle immagini, i segni, intesi come simboli che rimandano a cose o idee, sono già un modo astratto di rappresentare la realtà.

Astrattismo Lirico: L’Astrattismo lirico lascia ampio spazio alla fantasia e all'universo personale dell’artista. Il termine "lirico" fa riferimento ad un atteggiamento poetico del pittore che trapela anche dai segni e colori stesi sulla tela, suggerito dalla relazione tra l’uomo e le forme. Esponenti di questa corrente sono Paul Klee, Vassily Kandinskij e Osvaldo Licini (1894-1958). La meravigliosa liricità delle opere del pittore russo Kandinsky nasce dal legame che melodie o accordi musicali si legano al colore e che, come la musica molto amata dall'artista produce emozioni e stati d'animo. La tela è il pentagramma ed i colori sono le note.

Astrattismo Geometrico: L’Astrattismo geometrico è dominato da un rigore e da un controllo razionale dell’espressione assoluti. La matematica e la geometria, intesa come indagine dei rapporti numerici e lo studio delle proporzioni e delle misure tra sagome e colori, sono punti di riferimento centrali e irrinunciabili per i pittori che seguono questa strada. Piet Mondrian è il pittore più rappresentativo dell'Astrattismo Geometrico. Nel suo lavoro porta alle estreme conseguenze il processo di riduzione e di decomposizione dell'immagine cubista, realizzando un'arte in cui gli elementi strutturali si limitano a linee verticali e orizzontali, ai colori primari giallo, rosso e blu, al bianco della tela e al nero della griglia di linee. Altri esponenti di questa corrente sono Kazimir Malevic, Theo Von Doesburg. Un interessante e sempre più importante esponente dell'Astrattismo Italiano è la pittrice Carla Accardi.

I principi dell'astrattismo geometrico sono:
  1. Abolizione della terza dimensione;
  2. Indipendenza dai valori emotivi, al contrario di quanto afferma Vasilij Kandinskij, la pittura non deve esprimere sentimenti;
  3. I mezzi espressivi sono la linea e il colore;
  4. La forma ideale è il rettangolo perché in esso la linea è retta senza l'ambiguità della curva;
  5. Uso dei colori primari: giallo, blu, rosso

Quindi, è un ritorno alla linea geometrica primaria e fondamentale, anche l'uso dei colori primari riporta a questa concezione: la pittura rappresentata astrattamente attraverso ciò che è basilare, di base, primario, senza aggiunta di riccioli o di rappresentazioni di paesaggi o ritratto.


Differenza
La differenza è che l'astrattismo geometrico fa uso della "geometria per ridursi e per arrivare all'astrattismo, il lirico esprime liberamente ciò che un artista vuole: in questo caso per esempio ci sono molti pittori che disegnano scarabocchi perché sostengono che, essendo la prima figura disegnata da un bambino, sia la massima espressione dell'astratto..



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