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Proposizione relative proprie e improprie

Cosa sono le proposizione relative? Vediamo come distinguerle con delle frasi:
  1. La città che sto attraversando è magnifica.
  2. Non amo coloro che si vantano di tutto.
  3. Era generoso con chiunque avesse bisogno.
Che sto attraversando, che si vantano, chiunque avesse bisogno sono tutte proposizioni relative.

Si chiama, infatti, proposizione relativa la subordinata unita alla reggente da pronomi relativi (che, chi, il quale ecc.), indefiniti relativi (chiunque, qualunque ecc.) o avverbi relativi (dove, dovunque, come, comunque ecc.).

La proposizione relativa esplicita è introdotta da pronomi relativi, indefiniti relativi o avverbi relativi. I modi sono l'indicativo, il congiuntivo e il condizionale.
  1. Andiamo dove vanno gli altri.
  2. Vado dovunque mi mandino.
  3. E' una persona che frequenterei volentieri.

La proposizione relativa implicita è costituita da participi presenti o passati:
  1. Ho letto un libro riguardante (= che riguardava) la guerra.
  2. Il treno arrivato (= che è arrivato) ora è in ritardo.

da infiniti introdotti dalla preposizione da:
  1. E' un libro da leggere (= che deve essere letto) in vacanza.

Le proposizioni relative si distinguono in proprie e improprie.

Le relative proprie sono quelle che hanno valore attributivo o appositivo.
  • Le attribute come l'attrbuto, aggiungono una determinazione o una qualificazione necessaria alla reggente: Ammira i ragazzi che studiano (= studiosi). L'uomo che sta arrivando (= in arrivo) è mio zio.
  • Le apposizioni o incidentali come l'apposizione, sono poste tra virgole e aggiungono una determinazione non necessaria, che si può quindi togliere senza che muti il senso del periodo: Questo libro, che ho avuto in prestito, è molto interessante (= che ho avuto in prestito si può togliere, come l'apposizione, senza che muti il senso del periodo.

Le relative improprie sono quelle che hanno il valore di altre subordinate. Si distinguono in:
  • Relative temporali: L'ho visto che (= quando) rientrava.
  • Relative causali: Beati voi che (= perché) andate in vacanza.
  • Relative finali: Manderò uno che (= affinché) lo avverta.
  • Relative consecutive: Non è uno che (= tale che) ti tradisca.
  • Relative concessive: Egli che aveva (= sebbene avesse) ragione, tacque.
  • Relative condizionali: Chi (= se uno) dicesse questo, sbaglierebbe.



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