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Descrizione: Atena - Riassunto

Appunto di epica riguardante la vita in breve e la descrizione fisica e caratteriale della dea Atena.

È figlia di Zeus e della Titana Metis, a sua volta figlia di Oceano e Teti; la sua nascita è del tutto particolare: a Zeus fu rivelato che il figlio di cui Metis era incinta sarebbe divenuto più potente di lui; così ingoiò la stessa Metis, ma ciò gli provocò un forte mal di testa, e allora chiese aiuto a Efesto, che con un colpo d’ascia fece uscire Atena già armata di tutto punto.

Fu la figlia prediletta di Zeus e fra le dodici divinità olimpiche maggiori. La nascita dal cervello del padre Zeus, che escludeva il ruolo materno, ne fa una divinità molto vicina al mondo maschile, che favorisce e di cui condivide le attività, prima fra tutte la guerra. Ma, su questo fronte, si distingue da Ares per la capacità di far prevalere in guerra l’abilità strategica e l’intelligenza sulla forza pura. D’altra parte questa caratteristica le viene dalla madre, Metis, intelligenza (la dote che più la accomuna a Odisseo, come rivelano gli epiteti riferiti all’eroe).

Presiede alle arti e alla filosofia e a tutte le attività speculative (più che creative) e razionali; è protettrice anche dei lavori artigianali e domestici, come la filatura, la tessitura, il ricamo. Spesso nel mito è connessa a Odisseo: durante la guerra di Troia, ad esempio, sono proprio Odisseo e Diomede a rubare il Palladio, la statua di Atena custodita sulla rocca della città, che si credeva garantisse la vittoria a chi la possedeva.

Nell’Iliade essa figura come protettrice di Achille, ma nell’Odissea, soprattutto nella seconda parte del poema, l’intervento diretto della dea rivela all’eroe la sua terra, finalmente libera dalla nebbia con cui l’aveva avvolta. In seguito, gli svela la situazione che dovrà affrontare, garantisce il suo aiuto e offre suggerimenti; ma, consentendo al protagonista un margine
di iniziativa ben più ampio di quello riservato ad Achille nell’Iliade, lascia ad Odisseo
scelte decisive, come il momento in cui rivelarsi, le parole da dire e da tacere, i gesti possibili e quelli pericolosi. La protezione accordata a Odisseo simboleggia l’aiuto che la razionalità dà alla forza, all'ingegno e al valore individuale dell’eroe.


Aspetto fisico: È solitamente rappresentata con un elmo in testa, una civetta (simbolo della città di Atene) e uno scudo sul quale è raffigurata la testa mozzata di medusa, poiché secondo la mitologia Perseo gliela aveva offerta in dono.
Per quanto riguarda la bellezza sappiamo che è molto bella (come la maggior parte degli dei), che ha gli occhi azzurri (fonte: Iliade) ma aveva un aspetto da guerriero.



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