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Gentil donzella di pregio nomata - Guido Guinizzelli

Testo, parafrasi, commento e analisi del testo del sonetto "Gentil donzella di pregio nomata" scritto da Guido Guinizzelli.

Testo:

Gentil donzella, di pregio nomata,
degna di laude e di tutto onore,
ché par de voi non fu ancora nata
né sì compiuta de tutto valore,

pare che ’n voi dimori onne fiata
la deïtà de l’alto deo d’amore;
de tutto compimento siete ornata
[e] d’adornezze e di tutto bellore:

ché ’l vostro viso dà sì gran lumera
che non è donna ch’aggia in sé beltate
ch’a voi davante non s’ascuri in cera;

per voi tutte bellezze so’ afinate,
e ciascun fior fiorisce in sua manera
lo giorno quando vo’ vi dimostrate.



Parafrasi

Nobile fanciulla, famosa per le vostre qualità, degna di lode e di ogni onore, che ancora non vedeste nascere a voi l'uguale , né alcun'altra [come voi] perfetta di ogni virtù; sembra che in voi alberghi sempre l'impronta divina del gran dio dell'amore; siete ornata di ogni perfezione e di ogni bellezza; infatti il vostro volto è tanto risplendente che non vi è donna bella che davanti a voi non s'oscuri in viso; tutte le bellezze si affinano per merito vostro; è per voi che, il giorno in cui vi mostrate, ciascun fiore fiorisce a suo modo.



Analisi del testo

È un sonetto composto da due quartine e due terzine in cui i versi sono endecasillabi e le rime seguono lo schema ABAB per entrambe le quartine e CDC, DCD per le terzine.

Trattasi di sonetto piuttosto semplice, su temi scontati, quali quello della lauda della donna. Essa è rappresentata secondo gli stilemi che saran tipici dello stilnovismo: degna di ogni onore, superiore a tutte coloro che sono nate prima di lei, abitata dallo spirito di Amore, considerato un Dio che la sceglie come abitazione per la propria vita mortale. Il testo esagera, in un crescendo di emozionanti complimenti, la bellezza della amata, arrivando a immaginare che i volti delle altre donne al confronto si sciolgano, o che addirittura la sua presenza stimoli la natura a produrre ciò che deve.

Il termine "aggia" della prima terzina fa pensare che la produzione sia ispirata ai modelli siciliani.



Figure retoriche

Di pregio nomata, degna di laude = chiasmo
laude/ onore = variatio
par/ pare = anafora
dimori = metafora
onne = latinismo
la deità/ deo = figura etimologica
ornata e d'adornezze = figura etimologica
lumera = metafora
fior fiorisce = figura etimologica



Commento

È un sonetto di dubbia autenticità che rileva tra l'altro la chiara allusione a Compiuta Donzella (v. 4). Si ritrovano echi provenzaleggianti nelle lodi amorose, fusi in un più nuovo senso della natura: «Quando vi mostrate» dice il poeta, «ciascun fiore fiorisce a suo modo e la vostra luce affina ogni bellezza».



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