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Che cosa sono i Comandamenti?


I Comandamenti si possono paragonare ad un ramo di una pianta che d'inverno è spoglio, privo di fiori, foglie e frutti mentre in primavera si riempie di bellissimi fiorellini che poi d'estate si trasformano in frutti succosi. Da essi, a suo tempo, cadono i semi. Questo processo si ripete ogni anno in quanto la pianta segue una particolare legge che gli è stata assegnata dal Creatore, detta legge di natura.
La stessa vicenda vale anche per il mondo animale, per esempio le api volano dall'alveare ai fiori per succhiare il nettare e preparano il miele per nutrire le altre api. Anche in questo caso ubbidiscono alla legge del Signore.

Anche le farfalle che volano e si posano sui fiori, gli uccelli che volano in cielo ed i mondi che ruotano nell'universo non fanno altro che seguire la suprema volontà del Creatore.

Così come le cose, le piante e gli animali anche l'uomo deve obbedire a queste leggi ma al contrario di loro ha la capacità di disobbedire alle norme che governano e dirigono la loro esistenza.

L'uomo è stato creato libero perché il paradiso che è il premio eterno non viene assegnato a tutti ma solo a chi se lo merita. Se l'uomo avesse potuto solo obbedire non avrebbe avuto alcun merito e quindi alcun premio. L'uomo deve obbedire sia alle leggi umane che a quelle divine.

Le leggi umane sono quelle dettate dagli uomini stessi per il mantenimento della pace e dell'armonia. Ad esempio sono leggi umane l'obbligo di pagare le tasse, di rispettare la segnaletica stradale, di non urlare la notte ecc.
Chi non rispetta tali regole non viene punito dal Signore ma dalle autorità vigenti attraverso una contravvenzione o il carcere. Tutti gli uomini sono a conoscenza di queste regole perché pubblicate sui giornali, esposte sui manifesti e annunciate dalla radio.

Le leggi divine, cioè quelle dettate dal Signore sono leggi che Dio ha scritto nel nostro cuore. Se vi è capitato di disobbedire ai genitori, di offendere o ferire qualcuno o di commettere qualsiasi altro cattiva azione avrete certamente sentito nel vostro cuore una voce detta “voce della coscienza” che vi sussurrava di ammettere i propri errori e di chiedere il perdono.
Questa legge che ha come principi principali la fraternità e il rispetto per il prossimo appartiene a tutti, anche a quelle persone considerate malvagie. Anche Giuda provò rimpianto dopo aver tradito il suo maestro Gesù, a tal punto che si tolse la vita.
Quindi anche se le leggi divine sono scritte nei nostri cuori, Dio per fare in modo che tutti potessero conoscerle meglio volle scriverle anche sulla pietra e ci di diede i Dieci Comandamenti, che nel loro assieme prendono il nome di Decalogo.

La storia narra che mentre Mosè era alla guida del suo popolo dall'Egitto alla terra dei padri, gli fu dato dal Signore l'ordine di salire sul Monte Sinai e fra lampi e tuoni di scolpire su due tavole di pietra i Comandamenti da lui dettati. Mosè li mostrò al suo popolo. La prima tavola comprende i Comandamenti riguardanti gli obblighi che noi abbiamo verso Dio e l'altra quelli che abbiamo verso noi stessi e il prossimo.

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