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Sintesi facile: Antico Egitto


Il Mediterraneo e le antiche civiltà
L'Italia è bagnata da un grande mare, il Mediterraneo. Alle rive del mar Mediterraneo il clima è mite e il cielo è sereno ed era così anche molti anni fa. La terra dava molti frutti e nelle foreste gli animali erano numerosi. La navigazione era abbastanza facile, ragione per cui gli uomini abitarono le terre bagnate dal Mediterraneo ed impararono presto a coltivare la terra, ad allevare gli animali, edificare case e templi agli dei e costruire navi.

L'Egitto
Il Mediterraneo, oltre all'Italia, bagna anche l'Africa. In essa si trova l'Egitto, un paese caldissimo, circondato dalle sabbie del deserto. La fortuna dell'Egitto è che sia presente il Nilo, un grande fiume che nasce dalle montagne lontane, dove cade abbondante pioggia. Addirittura in estate il Nilo si ingrossa e inonda le terre depositandovi del fango, questo è utile perché fa da concime per le piante. Quando il Nilo si ritira, i contadini riprendono a lavorare la terra: la arano, la seminano, e poi raccolgono gli abbondanti raccolti come ricompensa al loro duro lavoro. L'Egitto è fertile proprio grazie al fiume Nilo e perché gli egiziani lo adoravano come una divinità.

La religione
Gli egiziani veneravano oltre al fiume anche il sole, la luna, e gli animali. Credevano che dopo la morte, le anime dei defunti gironzolassero vicino ai loro corpi per controllarlo e volevano ritrovarlo proprio come l'avevano lasciato. La morte di un personaggio importante avveniva con l'imbalsamazione del cadavere, questi veniva poi unto con oli profumati e fasciato. Diveniva una mummia, e in questo modo poteva conservarsi anche per migliaia di anni. Essa veniva deposta all'interno di un sarcofago ed accanto ad essa venivano posizionati cibi e oggetti cari al morto.

La scrittura e le opere
Gli egiziani sapevano scrivere, utilizzavano un pennellino su un tipo di carta particolare, detta papiro, ottenuta da una pianta che cresce sulle rive del Nilo. La loro scrittura ovviamente non era come la nostra, ma formata dai geroglifici (disegnini). Se dovevano scrivere un animali non utilizzavano lettere o numero ma lo raffiguravano, per indicare il sole disegnavano un cerchio, per esprimere un'idea di corsa disegnavano due gambe in movimento ecc.
I loro papiri sono arrivati sino ai nostri giorni e gli studiosi sono anche in grado di leggerli. Gli egiziani, inoltre, costruirono dighe per arginare le acque del Nilo, scavarono canali per irrigare i campi, e costruirono strutture (palazzi e templi) di gigantesche dimensioni.

Il faraone
Il padrone di tutti i cittadini egiziani e di ogni terra era chiamato il Faraone, era il re, era anche venerano come un dio. Il faraone Cheope ordinò la costruzione di una grandissima piramide, alta circa 150 metri, perché gli servisse come sepolcro. Ogni tre mesi centomila schiavi si davano il turno per innalzarla con enormi pietre trasportate dai monti lontani. L'opera durò 30 anni e costò moltissimo a livello umano (fatica e lacrime). Quando il faraone Cheope morì, arrivò la vendetta di chi l'ha sofferto: la sua mummia è stata presa dalla cella che si trovava sotto la piramide ed è stata fatta prima a pezzi e poi buttata in pasto ai cani.
Il faraone non era l'unico essere potente e rispettato, vi erano anche i sacerdoti ed i guerrieri. A farne le spese con la loro umile vita erano i contadini, i pastori e soprattutto gli schiavi che venivano trattati come bestie.



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