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Tema: Diritti delle donne nella storia passata

Tema Svolto:
Fin dai tempi più antichi i ruoli tra uomo e donna sono stati sempre molto differenti, e ancora oggi questo concetto persiste in alcuni paesi. Quando gli uomini era ancora considerati poco più che scimmie (ominidi), esiste già l'idea di suddivisione degli incarichi. Il maschio aveva il compito di andare a caccia, proteggere e sostenere la propria famiglia; la donna invece aveva un ruolo che anche in futuro, avrebbe adottato per molti secoli. Il suo dovere era solamente quello di crescere i suoi figli.
Un'altra società, altrettanto simile a quella descritta, è quella di Atene, chiamata anche :''Città fatta da uomini per gli uomini''. Questa piccola ma efficace frase. esprime subito l'abisso che separa gli uomini dalle donne. In questa comunità, solo i maschi potevano partecipare alla vita politica, religiosa e addirittura sociale, mentre le donne erano obbligate a stare in casa e a provvedere alle faccende domestiche, persino le loro case avevano stanze che privavano l'accesso alle loro donne, poiché ritenute inferiori. Durante le festività, erano obbligate a rimanere nelle loro abitazioni mentre il loro coniuge si poteva recare in feste di qualsiasi genere. Solo i signori avevano il diritto di partecipare ai banchetti, nelle quali poteva festeggiare insieme alla compagnia di una concubina. Quest'ultima figura, esprime con più quanto le donne fossero ritenute inferiori e prive di importanza.
La società si sviluppa, cresce e cambia il modo di pensare. Nell'ottavo secolo, il concetto di famiglia allargata era molto comune. Poiché avevano un gran potere e potevano ribellarsi all'autorità, la figura laica pensava che la loro esistenza fosse solo che un pericolo. D'altra parte anche l'autorità ecclesiastica era contro alle famiglia numerose, perché il singolo non poteva disporre liberamente dei beni, e quindi era impedito ad offrirgli delle donazioni. Le ragazze in questo periodo si sposavano presto, tanto che venne emanata una legge contro i matrimoni precoci. Solitamente le mogli-bambine si sposavano all'età di dieci o undici anni con uomini di dieci anni più grandi. Nelle famiglia l'uomo era l'autorità, poiché era stato creato per primo ed aveva il diritto di dominare la donna, definita creatura imperfetta. Con le invasioni delle popolazioni dell'est, donne uomini e bambini, non disponendo di un rifugio per difendersi da queste irruzioni, chiesero la protezione ad un signore che disponeva di un gran numero di terre da coltivare. Nacque così il fenomeno dell'incastellamento, dove per la prima volta, gli uomini e le donne sono posti in condizioni servili in ugual modo.
A Roma, sia i maschi che le femmine avevano dei valori che dovevano rigorosamente rispettare. Questo insieme di valori è anche chiamato mos maiorum, che era di patrimonio pubblico e che ricordava ai padri di famiglia che la patria aveva sempre la priorità. I mos erano differenti a seconda del sesso: Gli uomini dovevano rispettare la fides, la prohibitas, la fortitudo, la frugalitas, la gravitas e la abtinentia, invece le donne dovevano rispettare il mos della castitas, bona fama, pudor e decorum. Un altro aspetto importante nella storia fu quando terminata la seconda guerra mondiale la figura femminile volle partecipare alla vita lavorativa e sociale. Cominciarono così delle manifestazioni, dopo millenni di sofferenza, verso la metà del novecento, alle donne venne riconosciuto il potere di votare, lavorare, partecipare a tutti gli aspetti della vita, con pari diritti degli uomini; ma non in tutti i paesi si ha questa equità. Ad esempio nelle regioni dall'Arabia o della Libia, le donne sono ancora ritenute inferiori, il cui unico scopo è quello di procreare e di crescere i figli; quindi il mondo si è evoluto, ma purtroppo non in maniera omogenea. Nella società odierna, le donne hanno un gran potere a differenza del passato. Oggi ci sono pari diritti per tutti, che eliminano così ogni tipo di discriminazione contro le minoranze religiose e straniere. Uno dei più grandi cambiamenti che si devono sottolineare e che ora le donne hanno l'accesso al governo, o anche che le donne ora hanno il potere di potersi separare e divorziare, cosa che nei secoli passati la cosa era vista come un tabù, poiché le femmine erano obbligate a sposarsi con gli uomini e subirne abusi. Se, in quei secoli le donne smettevano di amare i loro uomini, erano viste come peccatrici e venivano guardate dal popolo con occhio malvagio. Queste, a parer mio sono le più grandi trasformazioni avvenute della società. Penso che le condizioni della comunità odierna, giovi molto al modo di pensare dei giovani, poiché rispettando le regole imposte dalla società, tendono ad imitarle, adottando così un modello di comportamento adatto riguardo al rispetto tra uomini e donne, dove queste due figure hanno pari diritti e pari doveri, senza discriminazione del sesso, dell'etnia e della cultura. I giovani, vivendo in un clima di assoluto riverenza tra uomo e donna e di pari diritti, in un futuro potranno crescere i propri figli con lo stesso ideale, eliminando in questo modo, qualsiasi tipo di discriminazione tra gli esseri umani.
La donna, per avere uguali poteri e facoltà di scegliere degli uomini, hanno dovuto lottare con i denti e con gli artigli, dimostrando di non essere deboli come si pensava, avendo avuto per anni molta determinazione e la forza di non arrendersi mai, andando avanti con il loro obbiettivo, ovvero avere la dignità e la facoltà di scegliere, quindi chi è davvero il sesso forte?



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