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La Peste Nera Riassunto


La rinascita dell'Occidente ebbe una grave battuta d'arresto all'inizio del Trecento quando si manifestarono i primi segnala di crisi e la popolazione smise di aumentare. Nonostante le innovazioni tecniche, questo accadde perché l'Europa non riusciva più dare da mangiare un certo numero di persone. Di conseguenza gli uomini cercarono di coltivare anche quei terreni considerati poco fertili, e quindi lavoravano la terra nonostante sapessero già che il raccolto sarebbe stato al di sotto delle attese.
Negli anni 1315-1316 l'Europa settentrionale fu colpita da una violentissima carestia, e fu la prima di una lunga serie dato che mediamente se ne verificava una ogni dieci anni provocando migliaia di vittime.
Coloro che riuscivano a sopravvivere alle ondate di carestie non era lo stesso di prima, risultava comunque indebolito dalla fame e facile preda delle epidemie.
Le epidemie più diffuse nel Medioevo furono il vaiolo e il tifo, nacquero come conseguenza alla denutrizione e delle pessime condizioni igieniche.
Come se non bastasse in Europa arrivò anche la lebbra arrivata attraverso i crociati che facevano ritorno dalla Terra Santa; i lebbrosi venivano emarginati dalla società urbana e costretti a vivere di elemosina in luoghi riservati solo per coloro che avevano contratto questa malattia.
Fra le tante epidemie, quella che fu la più distruttrice, tanto da essere chiamata la morte nera (anche grande morte e peste nera) fu la peste. Questa volta la colpa era dei topi neri a coda lunga (tipici dei paesi caldo-umidi), o meglio del bacillo che si sviluppava nel pelo del topo che poi le pulci succhiavano insieme al sangue e lo trasportavano e iniettavano anche alle persone.
Nel Medioevo non ci si rendeva ancora conto di cosa fosse la peste, solo alla fine dell'Ottocento con il medico Yersin si scoprì la causa della diffusione di questa malattia mortale.
Nel VI-VII secolo l'Europa venne travolta dalla peste, e nel giro di pochi anni scompariva e tornava; gli ultimi casi di morti a causa della peste di quel periodo si verificarono nel 1353, poi si fece nuovamente viva nel Cinquecento e soprattutto nel Seicento.
La peste come abbiamo già detto era dovuta ai topi neri ebbe fine, molto probabilmente, con l'arrivo dei topi grigi (provenienti dall'Asia in Europa) che erano loro predatori.
Nonostante la difficoltà di stilare una statistica sulle morti, gli storici presumono che dal 1347 al 1353 a causa della peste nera morirono oltre venti milioni di persone, cioè più di metà della popolazione europea ne è stata infetta.



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