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Letteratura: Il Seicento

Il '600, per molti, rappresenta una degenerazione rispetto al '500; sul piano culturale avremo il trionfo dell'effetto più che del gusto, della forma più che del contenuto. Esso rifletterà la generale decadenza sociale, politica ed economica della società italiana , soggetta da un lato alla dominazione spagnola (dalla pace di Cateau-Cambresis con la Francia, alla pace di Utrecht che segnerà il passaggio dal dominio spagnolo a quello austriaco), e dall'altro soggetta all'affermazione della Controriforma cattolica: cosa che determinerà il rigido controllo della chiesa su tutta la vita intellettuale e letteraria italiana. La crisi del '600 sarà molto visibile nella seconda metà del secolo, dopo la morte di Bruno, Campanella, Galilei, Tassoni e Marino.
L’Italia in questo periodo era soggetta alla dominazione Spagnola che aveva ormai conquistato la Lombardia, il Regno di Napoli, il Regno di Sicilia e Sardegna, e lo stato papale; gli unici stati indipendenti restavano Venezia che era stata invasa dai Turchi e quindi viveva anch’essa una fase di decadenza, e il ducato di Savoia che con Carlo Emanuele I pensava di poter espandere i suoi domini,ma perdendo ogni guerra intrapresa,dovette rivedere i suoi piani. Questa fase di decadenza sarà ancora più sottolineata dalla nascita di una nuova classe economica che non si saprà adeguare alle nuove esigenze economiche dovute all’espansione dei commerci verso l’America; così i nuovi imprenditori continueranno ad essere ostacolati da quelle piccole compagnie d’arti. A questo poi si aggiunge l’ondata si peste,che porterà a dimezzare addirittura alcune città; un’altra conseguenza sarà la nascita della questione del mezzogiorno perché dagli spagnoli era stata intrapresa una politica diversa Tra Nord e Sud: a Nord,consentirono una possibilità maggiore di progresso, mentre al Sud, vi era ancora una politica di tipo feudale che non permetteva nessuna possibilità di progresso, e quindi crollerà sempre di più in una situazione di degrado; infatti inizieranno in questo periodo le prime rivolte cittadine.
Più in generale, nel ‘600 la storia dell’Europa sarà fortemente condizionata dalla guerra dei trent’anni, che vedrà scontrarsi Austria e Spagna contro Svezia Danimarca e Francia,questa si concluderà con la Pace di Westfalia del 1648, che fu molto importante perché,grazie ad alcuni suoi trattati, riconobbe alla Germania la libertà religiosa e politica. In Francia, invece, abbiamo Luigi XVI che inizierà una politica di rafforzamento per la monarchia, che col passare del tempo, diventerà una vera e propria politica assolutistica con Luigi XIV che rafforzò l'influenza della Francia in Europa e nel mondo, combattendo tre grandi conflitti; ma oltre che militarmente, la cultura francese fu sovrana in Europa durante il suo lungo regno. Convinto assertore di una monarchia di tipo assolutistico, regnò comunque sempre nell'interesse della Francia. Contemporaneamente l’Inghilterra, fonderà le sue prime colonie in America, e queste saranno importanti per la questione commerciale ma porteranno ad una nuova guerra contro l’Olanda, che non permetterà agli Inglese di commerciare nelle sue colonie; questa guerra verrà vinta dall’Inghilterra con Giacomo I Stuart, che si troverà inoltre, ad affrontare anche un periodo di intense guerre civili contro Cromwell che riuscirà ad instaurare una monarchia parlamentare.
Per quanto riguarda la chiesa invece, i pontefici perderanno il loro potere politico, ma nonostante questo la chiesa, riuscirà ad arricchire l’architettura delle chiese di Roma, facendola diventare capitale del mondo, rifiutando però tutte le zone circostanti.

Dal punto di vista culturale il '600 viene considerato come fase decadente della civiltà rinascimentale,che poi rappresenterà una nuova civiltà letteraria e culturale caratterizzata dal barocco. Esso è un secolo caratterizzato da profonde contraddizioni:
  • alla corte signorile isolata si sostituisce un'area culturale più estesa, caratterizzata da una precisa attività intellettuale (nascita delle Accademie:quella della Crusca di Firenze), o da un preciso genere letterario (romanzo a Genova-Venezia, ricerca scientifica in Toscana-Veneto,letteratura dialettale nel Sud). Tuttavia, la letteratura e la poesia non conosceranno alcun vero nome di spicco;
  • in questo secolo, con Galilei, si pongono le basi della scienza moderna sperimentale, ma nel contempo si diffonde la superstizione e il culto esteriore e formale della religione;
  • si pone agli intellettuali il problema di un pubblico nuovo,più vasto e meno raffinato di quello delle corti rinascimentali,la letteratura che gli intellettuali offrono è spesso di evasione, per un pubblico spesso arretrato culturalmente;
  • gli intellettuali rifiutano il culto dell'autorità dei modelli classici e questa rivendicazione di libertà si traduce in una preoccupazione a stupire e meravigliare il pubblico (concezione edonistica dell'arte, Marinismo);
Questo insieme di forme prenderà il nome di Barocco o Concettismo. In questo fenomeno la forma vuole essere raffinata da apparire strana e stupefacente, mentre il contenuto vuole essere esteriormente grandioso. Gli intellettuali non accettano le regole letterarie del ‘500 (quelle statiche di Aristotele) ,cercano di ottenere un tipo di arte che rappresenti un linguaggio o PATETICO o basato sull’eccessività. In ogni caso il linguaggio si svuota della sua funzione di trasmettere il pensiero, e diventa solo una serie di artifici retorici (non concettuale ma estetico). Il Barocco mira ad ottenere la produzione di piacere attraverso gli effetti, la spettacolarità che si ottengono attraverso due punti fondamentali: la MERAVIGLIA (attraverso l’uso di un linguaggio ricco di metafore) e il CONCETTO (che darà poi luogo al concettismo; con questo termine s’intende un artificio retorico per cui si mettono insieme immagini tra loro molto distanti, che però il poeta riesce a collegare tra di loro, Questo significava rifiutare il concetto linguistico e dare spazio all'immaginazione, mettendo in evidenza gli aspetti sensuali, il tutto finalizzato ad ottenere una sensazione di piacere).La poesia diventa un fatto spettacolare e questo include il rapporto con il pubblico che diventa l’elemento principale. L'arte non è più imitazione ma finzione, la quale si sostituisce alla realtà. La realtà risulta troppo complessa per essere fedelmente riprodotta. Le contraddizioni sociali dell'epoca vengono considerate irrisolvibili: di qui il tentativo degli intellettuali di puntare su una novità formale fine a se stessa. Fanno eccezione, in questo senso, poche persone: Galilei sul piano scientifico,Bruno e Campanella in quello filosofico. Verso la fine del ‘500 e fino alle metà del ‘600 il Barocco si modificò specialmente in Italia e in Spagna diventando il Barocchismo; questo era un esasperazione dei canoni fondamentali del Barocco stesso. In Italia il maggior esponente di questo movimento fu proprio la chiesa, perché esso le dava la possibilità di esprimere tutta la sua potenza (superamento della spiritualità). La chiesa fece del Barocchismo una cosa più politica che culturale,poiché si serviva di esso per avvalorare la controriforma e sottomettere il credente. In Spagna si diffuse in due modi: attraverso il GONGORISMO (caratterizzato da un linguaggio colto e raffinato), e attraverso il CONCETTISMO (ovvero l’esaltazione del concetto, espresso come opposizione). Dal punti di vista letterario, in Italia, esso non ebbe grandi risultati; questa ricerca forzata della novità nelle forme esteriori ed estetiche, in Italia, venne chiamata Marinismo (dal nome del poeta Giambattista Marino, napoletano), per il quale fine della poesia è la meraviglia delle cose eccellenti. Le sue poesie (come tutte le liriche del '600) non inventano nulla di nuovo, ma si limitano a utilizzare in maniera stravagante (combinando motivi e immagini fino all'assurdo) i moduli stilistici e le situazioni della tradizione poetica che va dal Petrarca al Tasso. Poema principale del Marino è l’ADONE (poema mitologico in 5.000 ottave. Il pastore Adone, eletto re di Cipro, ottiene l'amore di Venere, ma la gelosia di Marte lo fa uccidere da un cinghiale in una battuta di caccia).
Dunque i canoni principali della poetica della meraviglia erano:
  • ritenere che la poesia non abbia altro fine che il divertimento/piacere (fine edonistico);
  • evitare qualunque riproduzione diretta della natura (considerata la maggior nemica dell'arte);
  • usare lo strumento della metafora fino all'accesso. La poesia diventa un gioco bizzarro.
Altri generi letterari significativi in questo periodo furono:
Letteratura scientifica. Grazie a Galilei si ha la creazione del metodo induttivo-sperimentale (dal particolare al generale): nasce la scienza moderna. Netto distacco da teologia e filosofia. La scienza afferma propria autonomia di metodo, di contenuto, di mezzi per la ricerca e sperimentazione. La prosa scientifica nasce nel pre-settecento, e diventa un vero e proprio stile letterario con Galileo, e dalla sua necessità di divulgare il suo pensiero scientifico. Maggiormente divulgata sotto forma dialogica, perché così era più semplice mettere in evidenza il contrasto tra due pensieri diversi. In generale, essa era ragionamento di tipo deduttivo al quale veniva unito il gusto letterario.
La commedia dell'arte. Un genere veramente nuovo della civiltà barocca. E' detta anche commedia a soggetto o improvvisata. Generalmente una commedia in 3 atti, recitata da comici di professione, riuniti in compagnie sotto la direzione di un capocomico, che si spostavano da una città all'altra. L'autore di una commedia stendeva dei canovacci (trame di carattere generale) di cui poi gli attori si servivano improvvisando sulla scena il dialogo. Altri elementi di questa commedia erano i lazzi (scene comico-mimiche) unite al dialogo, e le maschere tipologiche, nelle quali si erano fissati i tipi comici presenti nella commedia latina e nel teatro rinascimentale.
Il romanzo. Nasce e si diffonde nel '600, come in Francia. E' più ampio e più complesso della novella, destinato al vasto pubblico. E' una specie di riduzione in prosa del vecchio poema avventuroso: una letteratura evasiva e patetica, da sostituire a quella cavalleresca ed eroica.
Poema eroicomico. Inventato da Alessandro Tassoni (nato a Modena). Con La secchia rapita (1621) canta in forma eroica argomenti comici. La trama deriva dalla fusione di due guerre tra modenesi e bolognesi. Nella seconda i modenesi, dopo aver sconfitto i bolognesi, tolgono loro, come trofeo di guerra, il secchio di un pozzo.Tuttavia se il Tassoni mise in ridicolo la figura degli eroi, non riuscì a creare dei personaggi più umani e realistici.



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