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Tema sul Dissesto Idrogeologico

Tema Svolto: Il dissesto idrogeologico del territorio è da tempo al centro dell’interesse dell’opinione pubblica del nostro Paese, troppo frequentemente interessato da calamità naturali imputabili non soltanto a circostanza casuali. Parlate del dissesto idrogeologico del territorio, sottolineandone l’ampiezza e la varietà delle cause, la necessità di una saggia opera di prevenzione, l’importanza della formazione di una coscienza ambientalista.

Ricorrenti episodi di calamità naturali ripropongono una questione tra le tante, purtroppo, ancora insolute nel nostro Paese: quella di un dissesto ambientale che non è causato solamente da eventi casuali e circostanze fatalistiche, ma anche e soprattutto dall'incuria dell’uomo. Se l’opera di prevenzione dello Stato fosse stata all'altezza delle tante situazioni a rischio presenti sul territorio nazionale, se i soccorsi della protezione civile, dei militari e dei volontari fossero stati più tempestivi, molti danni alle persone ed al territorio sarebbero stati limitati, se non evitati. Invece siamo abituati a guardare immagini in TV, a sentire notizie via radio od a leggerle sui giornali, che ci colpiscono per l’entità dei disastri provocati, per l’ingente numero di persone morte o ferite gravemente. La rabbia ci assale pensando che si tratta non di rado di catastrofi annunciate, con i volti e i nomi dei colpevoli.
L’equilibrio ambientale è da tempo in pericolo a causa di un processo d’urbanizzazione dissennato, che ha progressivamente ridotto le aree verdi nelle città, con edifici e fabbricati sorti dove non potevano e non dovevano essere costruiti. La speculazione edilizia ha alterato i paesaggi delle nostre città, trasformando i parchi in piazze, i prati in palazzi, l’erba in mattoni, il terreno in cemento.
Lo sviluppo industriale ha generato immensi stabilimenti e fabbriche in aree tradizionalmente adibite all'agricoltura: così il caratteristiche colore verde, che contraddistingue il panorama dei Paesi di campagna, è scomparso, sostituito dal grigio delle ciminiere che immettono nell'atmosfera gas (in particolare anidride carbonica) altamente tossici per la salute dei cittadini.
Gran parte delle nostre Regioni, al Nord come al Sud dell’Italia, non sono preparate a gestire situazioni d’emergenza, determinate da frane, smottamenti, alluvioni ed allagamenti, sia per quanto concerne l’efficienza e la rapidità dei soccorsi sia per quanto riguarda le condizioni: nel primo caso, le forze pubbliche (la Protezione Civile), preposte ad intervenire in tali occasioni, sovente non supportate da apparecchiature e strumentazioni adatte e, quando non sono aiutate da uomini dell’Esercito o da semplici volontari, sono insufficienti, per numero e per efficacia, nel loro intervento; nel secondo caso, bastano ad esempio, due-tre giorni di pioggia ininterrotta per mettere in crisi città e/o paesi interi che non sono dotati di una solita struttura urbanistica. Inoltre l’abusivismo edilizio ha costruito palazzi in zone a rischio o comunque privi delle normali misure di sicurezza.
Ecco, in linea di massima, le cause del dissesto idrogeologico: la sfortuna o il caso c’entrano fino ad un certo punto, mentre le colpe sono da attribuire, più o meno in parti uguali, all'inadempienza dello stato, ad alcuni furbi amministratori pubblici, all'abusivismo ed alla mafia che sono un gruppo di organizzazioni che trae ovviamente guadagno rovinando il paesaggio e mettendo in serio pericolo la vita delle persone a cui viene consentito di abitare in zone non edificabili.
• Per risolvere o quanto meno diminuire il dissesto idrogeologico bisogna apportare una serie di interventi come la costruzione delle briglie cioè di gradini lungo il corso del fiume che diminuiscono la velocità della corrente e l’asportazione di materiali, degli argini artificiali che trattengono le eventuali esondazioni e devono essere costruiti calcolando uno spazio di sfogo per le acque. I serbatoi di piena e scolmatori che servono a diminuire le ondate di piena convogliandole in appositi canali,scolmatori, o in serbatoi. I sistemi di contenimento che servono a contenere l’ondata attraverso la costruzione di canali artificiali o bacini artificiali. Le opere di rimboschimento al fine di consolidare il terreno e di aumentare l’assorbimento dell’acqua e di evitare asportazione di terreno.
Non si tratta di cose impossibili da realizzare, se pensiamo che ogni anno i soldi dei cittadini vengono spesi in strutture che non vengono nemmeno inutilizzate, basterebbe una seria riformazione della politica corrotta per attuare tutte queste strutture per migliorare la sicurezza del territorio.



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