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Amministrazione Straordinaria delle Grandi imprese in Crisi

L'amministrazione delle grandi imprese in crisi è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 1979 con la legge del 3/4/79 n° 95 e successive modifiche, questa procedura straordinaria è stata introdotta come fine di fronteggiare la crisi che aveva colpito alcune grandi imprese, nel senso di salvaguardare il livello di occupazione e contemporaneamente assicurarne la continuazione della produzione. A tal proposito esaminiamo i soggetti e i presupposti di questa procedura straordinaria.
Possono essere ammesse tutte quelle imprese che esercitano un'attività commerciale quali abbiano un numero di dipendenti non inferiori a 300, che abbiano un'esposizione debitoria nei confronti degli enti creditizi di previdenza o assistenza sociale il cui ammontare sia superiore a 5 volte il capitale sociale versato ed esistente secondo l'ultimo bilancio approvato e sia non inferiore all'ammontare annualmente stabilito dal ministero dell'industria.

I presupposti per dar luogo a tale procedura sono:
- stato di insolvenza
- mancato pagamento di 3 mensilità di retribuzione.

Procedura
- L'amministrazione straordinaria esclude il fallimento.
- L'amministrazione straordinaria predisposta con decreto da parte del ministro dell'industria di concerto col ministro del tesoro dopo aver accettato lo stato d'insolvenza omesso il pagamento di 3 mensilità accettato giudizialmente.

Con tale decreto viene nominato uno o 3 commissari nonché un comitato di sorveglianza composto da 3 o 5 membri di cui 1 su 3 o 2 su 5 devono essere scelti tra le persone dei creditori chirografari.
La procedura straordinaria dura nel caso in cui il ministro autorizza la posizione dell'esercizio dura per un periodo non superiore a 2 anni prorogabile per non più di due volte, e complessivamente per non più di 2 anni.
Funzione di gestire i commissari 102, devono stilare un programma avente per un oggetto un piano di risanamento che deve risultare coerente con la politica industriale perseguita dall'impresa se per esempio il piano di risanamento risulta irrealizzabile, l'impresa viene messa in liquidazione quindi assoggettata alla procedura della liquidazione coatta amministrativa.
Durante la gestione straordinaria per le aziende in crisi gli eventuali debiti contratti dall'impresa a mezzo di commissari  possono essere garantiti dal ministero del tesoro, per risanare lo stato di squilibrio dell'impresa.



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