Riassunto:
Ecco un racconto ironico e umoristico, scritto sicuramente per criticare la grave situazione in cui si era venuta a trovare la scuola italiana negli anni immediatamente successivi alla contestazione studentesca del 1968, quando la serietà degli studi era scaduta così in basso da risultare in alcuni casi pressoché inesistente. In quel periodo si arrivò a parlare addirittura dell'inutilità delle istituzioni scolastiche.
E qui, in questo simpatico racconto, viene esagerata fino al paradosso quella situazione di profonda crisi della scuola: è inutile crearsi degli scrupoli circa la professione futura dei giovani, dal momento che le scuole non insegnano niente e si può scegliere a caso, fin dalla nascita, una qualsiasi laurea e, quindi, una qualunque professione.
Ecco un racconto ironico e umoristico, scritto sicuramente per criticare la grave situazione in cui si era venuta a trovare la scuola italiana negli anni immediatamente successivi alla contestazione studentesca del 1968, quando la serietà degli studi era scaduta così in basso da risultare in alcuni casi pressoché inesistente. In quel periodo si arrivò a parlare addirittura dell'inutilità delle istituzioni scolastiche.
E qui, in questo simpatico racconto, viene esagerata fino al paradosso quella situazione di profonda crisi della scuola: è inutile crearsi degli scrupoli circa la professione futura dei giovani, dal momento che le scuole non insegnano niente e si può scegliere a caso, fin dalla nascita, una qualsiasi laurea e, quindi, una qualunque professione.
